Milan, Conceicao: “La responsabilità è mia. Nella ripresa…”
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Una sconfitta amara quella del Milan sul campo del Torino nella ventiseiesima giornata di Serie A. Una sconfitta che passa per gli errori dei singoli, come Maignan e Pulisic, ma anche del collettivo e che non cancella, ma anzi amplifica, le scorie dell’eliminazione dalla Champions League. La squadra di Sergio Conceicao non reagisce e perde punti in classifica, non approfittando dello stop del Bologna contro il Parma e del rallentamento della Lazio a Venezia. Un passo falso che il tecnico portoghese ha analizzato in conferenza stampa direttamente dalla pancia dello Stadio Olimpico Grande Torino.
La partita del Milan
«È frustrante per tutti, per i tifosi e per chi lavora dal mattino alla sera. Dobbiamo accettarlo, lavoriamo su questo: il Toro non ha fatto un tiro nel primo tempo ed è avanti 1-0. Poi abbiamo fatto il pareggio, 30 secondi e c’è il 2-1. Gli errori individuali ci stanno penalizzando tanto. Il 90% degli ultimi gol presi non sono errori forzati, ci sono fasi della stagione in cui ne capitano di tutte. Non è una scusa, ma la verità. Abbiamo creato tante situazioni, Vanja ha salvato anche con la punta dei piedi ed è stato il migliore in campo: vuol dire che abbiamo creato. Poi serve di più, siamo qua per lavorare e per cambiare le cose. Perdere così e con errori non forzati, mette in difficoltà. Volevo dire una cosa con il cuore: la nostra stagione non è finita, siamo qui per ottenere l’obiettivo del quarto posto. Mi alleno e dormo là, saremo competitivi fino alla fine».
I cambi
«La squadra nella ripresa ha mandato i segnali che volevo, ho messo maggiore peso per provare a vincere. I cambi sono stati fatti per provare a vincere. Oggi gli errori sono troppo evidenti, quasi da circo».
Responsabilità
«Mi prendo le responsabilità, sono la faccia della squadra. Poi in spogliatoio tutti devono prendersele: è un discorso che altrimenti possiamo parlare 10 ore…Chi è dentro al Milan deve guardarsi in faccia in spogliatoio. Dobbiamo tornare a casa e pensare all’allenamento, così la strada è più facile».