Serie A

Lippi carica la Juventus: “Non mi stupisco se torna in corsa per lo Scudetto”

L'ex tecnico della Juventus ha detto la sua sulla lotta al vertice in Serie A, con i bianconeri a -6 dalla vetta: le dichiarazioni
I giocatori della Juve festeggiano un gol contro il PSV
I giocatori della Juve festeggiano un gol contro il PSV

“Spengo la tivù solo se una delle due squadre non può più essere raggiunta. Gli allenatori mi sembrano più preparati rispetto alla mia generazione e c’è anche un maggiore equilibrio, sono sparite le squadre materasso. Lo Scudetto? Non mi stupirei se tornasse in gioco pure la Juve”. Così, in un’intervista concessa a Repubblica, l’ex tecnico bianconero Marcello Lippi commenta la lotta al vertice nel campionato di Serie A: “Il Mondiale del 2006? Spero che queste nuove generazioni si facciano un giro su YouTube, ogni tanto, per guardare le partite del nostro mondiale. Avere reso felice tanta gente è la massima soddisfazione della mia carriera. Allenare gli azzurri è un po’ come fare il Presidente della Repubblica: sei di tutti. E io so che non ci dimenticheranno mai. Nostalgia? Ho smesso ormai da cinque anni, e la panchina sinceramente non mi manca”.

Lippi e i campioni del passato

“I campioni allenati in carriera? Ne ho allenati tanti, e tanti magnifici. Il più grande? Mmmm, come faccio? Se dico Del Piero non posso non pensare a Zidane, se dico Zidane non posso non pensare a Del Piero… E poi Vialli che mi manca tanto: generoso, ironico, intelligentissimo, un fuoriclasse e un mattacchione. Ma anche Conte, che era il mio punto di riferimento. E Pirlo, Nedved, Totti, Gattuso, Gigi Buffon… E Roberto Baggio, certamente: uno dei più grandi della storia. Non andavamo d’accordo? Hanno ricamato tanto su questa cosa: una stupidaggine. I più forti che invece non ho allenato? Maradona, Messi e Van Basten, direi. Anche se quello immenso, visto solo in televisione, è stato Pelé”, ha concluso Marcello Lippi.