Lazio, Lotito torna sulla sconfitta con l’Inter: “Serve un bagno di umiltà. Mercato? Pensiamo a valorizzare quelli che abbiamo”
Il presidente della Lazio è tornato sulla brutta sconfitta contro l’Inter bacchettando anche Baroni
La sedicesima giornata di Serie A si è chiusa con la larghissima vittoria dell’Inter in casa della Lazio (0-6). Un risultato inaspettato per la squadra di Baroni, che stava vivendo un momento d’oro dettato da tre vittorie consecutive in appena una settimana. Nelle ore antecedenti alla cena di Natale della Lazio, il presidente Lotito è intervenuto all’evento L’Aperitivo e, tra i vari temi, è tornato anche sulla sconfitta di ieri: “Non è la squadra che ha combattuto con il Napoli. Ribadirò che un bagno di umiltà serve a tutti”.
Sulla partita e su Baroni
Nello specifico, Lotito si è così espresso sul match contro i nerazzurri: “Fino all’ultimo la squadra ha lottato. È stata una partita nata male: abbiamo sbagliato dei gol, Gila ha avuto un malore intestinale, Gigot è uscito intontito, ha preso un calcio in testa. Quando succedono queste cose non ci sono spiegazioni, è chiaro che poi la squadra si è disunita. Anche il modulo in quel momento… La situazione è diventata ingovernabile”.
Il presidente, riferendosi al modulo, ha parlato anche di mister Baroni: “Ha fatto bene a prendersi la responsabilità, il suo ruolo è quello. Anche perché l’assetto tattico lo fa lui, mica io… Penso abbia capito che confrontarsi con l’Inter in quelle condizioni… Forse cambiare assetto poteva essere utile, ma avresti perso ugualmente. Ieri è stata una partita fine a se stessa, non è che dobbiamo fasciarsi la testa fino alla morte. Pensiamo a recuperare, vedremo come reagirà la squadra, lo ha fatto sempre”.
Sul mercato
La sconfitta è stata larga anche a causa del fatto che, per problemi fisici, la Lazio si è ritrovata a giocare tutto il secondo tempo con tre terzini e appena un centrale. Lotito si è dunque soffermato anche sul tema del mercato: “Sempre con questo mercato… Non è che uno va al supermercato, pago uno e prendo due. È un errore, significa disconoscere la qualità dei giocatori che hai. Io non penso che i nostri abbiano dimostrato di non essere capaci o che non abbiano le qualità, questo è il tema. Quello di ieri è un episodio che non è stato dettato dal fatto di non avere calciatori, ne abbiamo tre fuori lista. Voi chi mandereste via? Ditemelo. I tifosi vogliono un centrocampista? I tifosi facessero i tifosi, tutti parlano di pallone, nessuno di calcio: il pallone è per tutti, il calcio è per pochi”.