Lazio, Baroni: “L’Europa League un sogno. Dia…”
La voce di Marco Baroni sulle frequenze di Rai Radio 1, nel corso della trasmissione Radio Anch’io Sport, è l’occasione per entrare nel merito di una squadre che sta lasciando tutti a bocca aperta a suon di prestazioni.
Il tecnico fiorentino è l’artefice di un lavoro perfetto nei minimi dettagli, di una Lazio che gioca sul velluto e con la voglia di attaccare e far male all’avversario, regalando un calcio stupendo che fino a oggi ha funzionato e che ha permesso ai biancocelesti di raggiungere il secondo posto, insieme a Inter, Atalanta e Fiorentina, quest’ultima altra sorpresa di un campionato super equilibrato e che vede sei squadre in 2 punti, se si considerano anche il Napoli primo, ma con un solo punto di vantaggio, e la Juve terza a uno di distanza.
Baroni guarda il percorso, esalta i suoi singoli, ma non vuole fare il passo più lungo della gamba e, anzi, restare fedele a quella filosofia che oggi ha portato la Lazio a questi risultati, tanto in campo nazionale, quanto europeo dove l’aquila dall’alto guarda il resto della classifica, in basso.
Baroni sul suo arrivo alla Lazio
«Devo partire da cosa ho trovato: una società strutturata, competenze di primo livello. Questo è stato un aspetto di grande crescita mia, che agevola tantissimo il nostro lavoro. Importante è aver trovato anche dei giocatori con grande cultura del lavoro, la loro disponibilità è stata fondamentale, l’aver subito condiviso il nostro obiettivo e i nostri principi, tra i cambiamenti che volevamo portare e ciò che volevamo tenere. Loro sono i protagonisti principali, noi cerchiamo di mettere passione, offrire il meglio di noi e quando avviene è bello da vedere, ma è una cosa che vogliamo mantenere».
Rovella e la caccia al primo gol con la Lazio
«I miei piani gli consentono di attaccare, lui ci sta provando perché lo può fare avendo mobilità, copertura di spazi e di campo. Sono convinto che presto arriveranno i suoi gol, come quelli di Guendo. Vecino per caratteristiche ha più capacità penetrativa, mi piace tanto perché è un mediano che entra in area, in questo momento portare giocatori in area è importante. Sono convinto che è uno dei giocatori che pur far gol. Anche Dele è un bel giocatore. Stiamo aspettando anche Castrovilli, che ha avuto qualche problema ma son convinto possa far bene».
Baroni su Zaccagni e Pedro
«Zaccagni sta facendo benissimo, sono molto contento, è un’ala vera, molto bravo nel saltare l’uomo Un giocatore che oltre alla fascia di capitano sta impersonando molto bene questo ruolo. Lui anche da un punto di vista contrattuale ha sposato il progetto, ecco perché ho scelto di dargli la fascia, penso potesse portare questa grande rappresentatività esterna di chi è capitano nello spogliatoio e ho la fortuna di avere giocatori importanti per il lavoro e la passionalità. Per Pedro non ci sono più aggettivi, le qualità tecniche sono evidenti, me lo sto godendo internamente anche nelle qualità umane e professionistiche, dà un grande messaggio ai giovani, vederlo allenarsi come un ragazzino, con passione e dedizione. Un grandissimo professionista, ci sta ripagando della fiducia che ha con grandi prestazioni».
Il minutaggio di Gigot
«Un giocatore forte, è stato capitano dell’OM, ha grande personalità, aveva dei problemini. Sta bene e troverà spazio in campo, per presenza e personalità può dare un grande contributo».
Dia e la malaria
«Domani riprendiamo gli allenamenti devo parlare con i dottori. Ha fatto i test ed è apposto, contiamo di inserirlo subito nel gruppo. Per il resto è un giocatore forte, con mobilità e interpretazione del ruolo, se sarà a disposizione giocherà contro il Bologna».
Rinnovo
«Sono arrivato in una grande società, un pubblico meraviglioso, non voglio neanche commentare quello che è stato scritto. L’unica cosa che faccio è pensare a dare tutto, per il resto ci saranno tempi e modalità per valutarle».
Obiettivo Europa League?
«Vincere la coppa è un sogno. Vogliamo far bene, siamo davanti a squadre incredibili e ci vorremmo rimanere. Abbiamo delle partite importanti, la squadra ci crede. Io più che guardare l’obiettivo, dobbiamo guardare il percorso e lo stiamo facendo, non dobbiamo pensare di aver conquistare qualora. ora inizia il momento più difficile, dobbiamo affrontarlo con forza».