Serie A

Il Derby della Vergogna, la storia di una triste pagina del calcio italiano

Milan e Inter scendono in campo per il ritorno della semifinale di Champions, è il 2005 e quel derby scriverà in negativo la storia del calcio
San Siro
San Siro

Il derby tra Milan e Inter è da sempre uno dei più sentiti nella storia del calcio. Una stracittadina che mette di fronte due tra le squadre più forti di sempre, vincenti a livello nazionale, competitive a livello continentale. L’entusiasmo e la tensione che questa storica sfida porta con sé hanno spesso garantito uno spettacolo incredibile, ma talvolta sono anche sfociati in episodi che ne hanno drasticamente rovinato la cornice. Ogni riferimento è puramente casuale, o forse no. Non è possibile dimenticarsi quanto avvenne nella stagione 2004/2005 quando San Siro ospitò il ritorno della semifinale di Champions League che vide l’una contro l’altra le due squadre di Milano.

Nyon sorteggia Milan e Inter

Il sorteggio Nyon era stato spietato. Tre italiane su quattro erano arrivate fino alla penultima fase di quella che è da sempre la competizione europea per eccellenza. Il Milan, l’Inter e la Juve: un faccia a faccia tra due italiane era inevitabile, ma in pochi nel capoluogo lombardo speravano che fosse proprio il derby della Madonnina potesse decretare quale delle due milanesi sarebbe andata in finale. Eppure, il destino si espresse con severità. Milan e Inter furono sorteggiate insieme, sbaragliando la strada a una sfida destinata a riscrivere la storia del calcio italiano. I rossoneri erano in una forma straordinaria, vantavano una squadra di primissimo livello e dall’altra parte i nerazzurri non erano da meno. Uno scontro tra titani per un posto in una delle finali più importanti della loro storia.

Il derby d’andata

La partita d’andata fu dominata dal Diavolo. Il 6 aprile del 2005 Stam e Shevchenko regalarono al Milan una vittoria che aveva già il sapore di passaggio del turno. A pochi minuti dal termine della prima frazione – al 46′ – il centrale olandese svetta sulla testa degli avversari e batte un impotente Toldo. San Siro, che quel giorno ospitava i tifosi rossoneri da padroni di casa, esplode e manda le due squadre al riposo in un clima infuocato. Al rientro la squadra di Ancelotti è galvanizzata dal vantaggio, sfrutta tutti gli errori dei nerazzurri e su una ripartenza, al 74′, raddoppia con il fenomeno ucraino, mettendo la parola fine sul match.

La quiete prima della tempesta: il derby di ritorno

Il ritorno si gioca in un contesto che non ha bisogno di essere descritto. L’Inter ha bisogno di un miracolo per ribaltare la partita, servono 3 gol per assicurarsi il passaggio del turno e non si possono commettere errori. L’inizio, però, non è come i tifosi interisti speravano. La squadra di Mancini attacca, l’atteggiamento è quello giusto, ma non sembra essere sufficiente. Un super Dida ferma anche l’infermabile e dalla parte opposta del campo c’è uno Sheva in uno stato di forma incredibile. Ed è proprio il bomber milanista che al 30′ trova il gol che chiude ogni discorso. Il 12 aprile del 2005 la Scala del Calcio ospita il crollo dell’Inter a vantaggio di un Milan che emerge dall’inferno fino al paradiso, fino alla finale di Champions League. Proprio quando l’estasi milanista è al top avviene quello che porterà questo derby a essere ricordato nella storia come il ‘Derby della Vergogna’.

Il gol annullato e l’inizio del caos

L’Inter trova il gol del pareggio e della nuova speranza al 71′. Dida, questa volta imperfetto, sbaglia un’uscita sul corner di Mihajlovic, Cambiasso ne approfitta e deposita in porta il pareggio. Agli uomini di Mancini serve ancora un’impresa, servono altri tre gol per assicurarsi la finale, ma da quel momento accadrà l’impensabile. L’arbitro tedesco Merk annulla il gol, segnalando un presunto fallo di Julio Cruz sul portiere brasiliano. Un fischio che scatena l’ira dei tifosi nerazzurri. Dalla Curva Nord iniziano a volare fumogeni. Uno di questi colpisce in pieno Dida sulla spalla destra. L’estremo difensore si getta a terra dal dolore e resta lì, sotto la furia dei tifosi avversari, fino a quando non viene portato via dai suoi compagni che lo mettono al sicuro consentendogli di essere medicato. Merk sospende la partita. Le due squadre ritornano nello spogliatoio e rientrano in campo dopo 26′, in condizioni tutt’altro che idonee a una partita di calcio. Le due squadre si accompagnano fino alla fine di una partita destinata a fare la storia in negativo del calcio internazionale. Un derby, quello della vergogna, riassunto in un’immagine: Rui Costa e Materazzi, l’uno di fianco all’altro osservando il triste spettacolo sugli spalti.