Fiorentina, Bove metterà un defibrillatore: addio al calcio italiano
L’importante era mettersi alle spalle l’enorme spavento dello scorso 1 dicembre, quando durante Fiorentina-Inter, Edoardo Bove è crollato al suolo perdendo i sensi. Fondamentale nell’immediato l’intervento di Danilo Cataldi a liberare le vie respiratorie, poi quello dei medici che lo hanno riportato in vita, prima di trasportarlo in ospedale. Al Careggi di Firenze Bove ha passato una notte avvolto dal calore della sua famiglia, dalle preghiere di tutto il mondo del calcio, per poi risvegliarsi la mattina dopo, pronunciare le sue prime parola ed esprimere la voglia di tornare in campo, spingendo i compagni a fare lo stesso in Coppa Italia contro l’Empoli. Proprio quella voglia di tornare in campo è stata al centro delle sue riflessioni nel corso di questa settimana, quando si è trovato davanti alla scelta più difficile di tutta la sua vita: cosa fare? Mentre usciva dalla terapia intensiva ha dovuto riflettere e, infine, prendere una decisione.
Bove ha scelto il defibrillatore
Edoardo Bove vuole continuare a giocare e per farlo ha accettato di impiantarsi un defibrillatore sottocutaneo. Si tratta di un piccolo apparecchio sottocutaneo, e salvavita, che dovrebbe essergli impiantato già nel fine settimana o al massimo nella giornata di lunedì. Poi qualche giorno ancora in ospedale, prima delle dimissioni entro la metà della settimana, che gli daranno l’occasione, di recarsi anche in visita dai suoi compagni al Viola Park, concludendo due settimane da incubo che lo hanno portato, con ogni probabilità, a dire addio al mondo del calcio italiano. Esattamente come fu per Eriksen in passato, infatti, anche Bove dovrà dire alla Serie A dopo aver scelto di optare per il defibrillatore. Il centrocampista classe 2002 ha guardato in faccia la realtà, capendo che quella era l’unica scelta possibile per affrontare quanto accaduto, tornando a indossare gli scarpini ai piedi.
La ripresa di Bove
Nei prossimi giorni inizierà il suo recupero, accompagnandolo con tutte le pratiche burocratiche che porteranno anche alla rescissione del suo contratto con la Roma e, quindi, la decadenza dell’accordo con la Fiorentina. Bove ora dovrà programmare il suo futuro. C’è tempo per farlo. Prima di tutto bisognerà capire come e da dove ripartire, il suo processo di rientro nel mondo del calcio dovrà essere lento e graduale. Piano piano potrà tornare a correre, salendo di categoria con il tempo, iniziando e proseguendo nelle leghe estere. La sua carriera dovrà subire una svolta epocale, con l’Italia che sarà sempre casa, famiglia, ma non più calcio.