Serie A

Cairo e la cessione del Torino: “Nessuna trattativa, ma non voglio restare a vita”

In occasione del 118esimo compleanno del Toro, Urbano Cairo ha parlato a cuore aperto del momento della squadra e di una futura cessione del club
Il presidente del Torino Urbano Cairo
Il presidente del Torino Urbano Cairo

Nel giorno del 118esimo compleanno del Torino, Urbano Cairo, che ha superato il record di longevità come presidente della società granata, ha parlato a cuore aperto a Radio Sportiva sia del momento attuale che sta vivendo la squadra sia sulle voci di una possibile cessione del club. 

“C’è stato un calendario piuttosto complicato, ma ora c’è voglia di far bene e Vanoli è sul pezzo e la squadra con lui”, inizia Cairo, che continua spiegando che sicuramente a gennaio interverrà sul mercato: “Faremo tutti gli interventi possibili per dare a Vanoli giocatori utili per un cammino migliore” e, soprattutto, per sostituire Duvan Zapata, infortunatosi gravemente a metà ottobre.

Sulle proteste dei tifosi

Cairo ha poi continuato dichiarando che capisce la frustrazione dei tifosi, giustamente ambiziosi e con voglia di fare di più, riconoscendo di non aver fatto il massimo possibile. Nonostante ciò, chiede alla tifoseria granata di stare vicino a squadra come fecero nei primi anni di gestione Cairo: “Visto che tifano Toro con grande passione, più che contestare me dovrebbero appoggiare la squadra”.

Sulla cessione del club

Infine, il presidente fa un bilancio del suo operato a capo del Torino e apre alla possibilità di una cessione del club: “Ho sempre avuto ambizione e, almeno nell’editoria, ho ottenuto dei risultati molto buoni. Anche con il Toro avevo e ho la stessa ambizione, ma c’è qualche difficoltà in più legata al fatto che competi contro squadre che hanno il fatturato 3-4 volte superiore al tuo.

Cessione? Ho incontrato gli emissari di Red Bull a luglio perché volevano diventare sponsor come Energy drink e così è stato, ma da lì mai più visti. Pif non li conosco e non ho avuto contatti con nessuno. Ho già detto che non voglio rimanere al Toro a vita: se qualcuno più ricco di me vuole investire e si presenterà da me, sono disposto parlare e a ragionare per trovare soluzioni positive. Al momento non ho ricevuto telefonate o incontrato nessuno”.