Serie A

Barella e l’Inter da Triplete: “Nascondersi non serve a niente”

Il centrocampista dell'Inter Nicolò Barella ha parlato della possibilità che i nerazzurri vincano Scudetto, Coppa Italia e Champions: le dichiarazioni
Nicolò Barella, Inter
Nicolò Barella, Inter (Getty Images)

“Ci piace lottare per tutti i fronti, anche per il Mondiale per Club senza risparmiarci: devi avere sempre l’ambizione di iniziare una competizione e arrivare il più lontano possibile e alzare la coppa. Io voglio vincere tutto quello che si può vincere, in Nazionale e con l’Inter: nascondersi non serve a niente”. Così, ai microfoni della Rai, il centrocampista nerazzurro Nicolò Barella ha parlato della possibilità che gli uomini di Simone Inzaghi mettano in bacheca, quest’anno, lo Scudetto, la Coppa Italia e la Champions League. Sulla delusione per l’ultimo Europeo: “Spalletti ha sempre fatto giocare bene le sue squadre. All’Europeo non ci siamo riusciti perché evidentemente serviva più tempo per assimilare le sue idee. Noi siamo a disposizione per seguirlo e mi sembra che i risultati si stiano vedendo. Faremo di tutto per arrivare al Mondiale, anche perché ho già provato il dispiacere di fallire l’obiettivo ed è una sensazione che non vorrei rivivere. Daremo il massimo consapevoli che abbiamo le qualità e le capacità per qualificarci”.

Barella sulla Nazionale

“Fin da ragazzo ho sempre sognato di giocare contro squadre forti come la Germania. Loro hanno calciatori che hanno vinto la Champions e sono abituati a lottare per obiettivi importanti. Direi che sono una delle nazionali più forti al mondo, ma anche noi lo siamo e abbiamo ritrovato la sicurezza che in un certo periodo ci è mancata. Vogliamo goderci questo momento in cui stiamo facendo bene. Ci aspetta un bel test nel quale la parola d’ordine sarà divertirci, la cosa che ci è un po’ mancata. Se ci divertiremo noi, faremo divertire anche la gente. Questa doppia sfida con la Germania può contribuire a creare una mentalità internazionale che ci sarà utile per il futuro”, ha concluso Nicolò Barella.