Atalanta, Gasperini: “Europa League straordinaria. Lookman il mio Pallone d’Oro”
Ospite del Festival dello Sport organizzato da La Gazzetta a Trento, Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di Sky Sport tracciando un bilancio di questio avvio di stagione, piuttosto difficoltoso per l’Atalanta (10 punti in 7 gare): “Lo è stato un po’ per tutti per via anche del mercato. La preparazione non è stata importante come in altri anni. Poi quando inizi a giocare prendi le misure”. Sui tanti infortuni ai legamenti del crociato, che in casa bergamasca tengono ai box Scamacca e Scalvini, il tecnico della Dea commenta: “Purtroppo non ho idee precise. Lo chiediamo ai medici ma effettivamente, in particolare in questo mese, ce ne sono stati molti di infortuni. Anche senza contatto. C’è chi dice che è colpa della preparazione, per qualcuno è dei campi o addirittura dei tacchetti. Speriamo che si trovi una soluzione”.
Gasperini torna sulla vittoria dell’Europa League
Il 66enne allenatore di Grugliasco torna poi alla vittoria dell’Europa League, ottenuta il 22 maggio all’Aviva Stadium di Dublino battendo in finale 3-0 i campioni di Germania del Bayer Leverkusen, fino a quella sfida imbattuti in stagione: “È ancora qualcosa d’emozionante. È stato qualcosa di straordinario che deve darci ulteriore forza”. Protagonista assoluto della partita contro le Aspirine Ademola Lookman, autore di una splendida tripletta: “Il Pallone d’Oro lo darei a lui perché ci ha permesso di alzare con le sue prodezze l’Europa League. Quello della panchina? Lo assegnerei ad Ancelotti per la continuità e per i risultati. Ma anche tutti gli altri hanno raggiunto obiettivi incredibili. Essere assieme a loro è come aver già vinto”.
Gasperini sulla convocazione di Zaniolo
Infine Gasperini parla anche della convocazione di Nicolò Zaniolo in Nazionale, chiamato da Spalletti in vista del match di lunedì al Bluenergy Stadium di Udine contro Israele dopo l’espulsione di Lorenzo Pellegrini rimediata nel 2-2 all’Olimpico contro il Belgio: “Sono sorpreso perché in queste settimane si stava allenando, con poche presenze. Ha giocato con un po’ di continuità e il fatto che lo abbia chiamato da Spalletti deve essere una spinta per fare bene”.