Roma, Pellegrini tra gioie, tormenti e confessioni: “Questo il mio errore più grande”

Lorenzo Pellegrini è tornato a parlare e lo ha fatto a distanza di due settimane dal derby vinto contro la Lazio in cui si è reso protagonista realizzando il gol dell’1 a 0. Il capitano della Roma sembra vedere la luce dopo un periodo tormentato che ha messo in dubbio anche il suo futuro nella Capitale. È bastato un gol nella sfida più importante dell’anno per cancellare tutto e far ritrovare le certezze perdute. Ne ha parlato in un’intervista concessa in esclusiva al Corriere dello Sport, raccontando anche la sua verità in merito al rapporto con due dei suoi ex allenatori e alla vicenda con i tifosi. 

“Fu uno shock, anche perché nessuno se lo immaginava. Per noi non fu un bel momento” ha spiegato a proposito dell’esonero di Mourinho con cui ha detto di avere un bel rapporto e che gli ha fatto vivere uno dei momenti più belli della sua carriera. “Anche quella del tradimento a Daniele è pura fantascienza, invenzioni di chi non ha idea del rapporto che avevo e conservo con lui. Spesso la verità non interessa, è d’intralcio”, ha affermato parlando del predecessore di Juric.

I supporter lo hanno considerato uno dei traditori quando la società sollevò dall’incarico De Rossi, motivo per cui è stato anche fischiato. Su questo, il centrocampista ha ammesso: “Ho sbagliato, avrei dovuto raccontare prima ai tifosi quello che era effettivamente successo”. Non solo momenti difficili però, il giallorosso ha parlato anche di quelli belli come l’onore e l’onere di portare al braccio quella fascia da quattro anni, tra qualche giorno, e delle 303 partite con la maglia della Roma: “La fascia pesa, ma non mi ha cambiato di una virgola, né responsabilizzato maggiormente. Ai compagni ho sempre cercato di far capire cosa significasse giocare nella Roma, che non è una squadra qualsiasi”.