Calcio

Pizzul, il pensiero di Gravina: “Un campione di razza. Più di un giornalista”

Anche il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha voluto esprimere il proprio affetto nei confronti di Bruno Pizzul dopo la sua scomparsa
Gabriele Gravina
Gabriele Gravina

Il calcio italiano piange una delle sue voci più iconiche. A 86 anni Bruno Pizzul ci ha lasciato uno degli ultimi simboli di romanticismo di un calcio che ormai è alle spalle, ma che rappresenta una delle parentesi più belle del nostro Paese. Dal 1986 al 2002 ha raccontato le gesta dei più grandi calciatori di sempre, dalla Serie A, alla Nazionale italiana fino a quell’ultima telecronaca contro la Slovenia. Un artista del mestiere, un narratore e non un protagonista, voce inconfondibile che scaldava il cuore degli spettatori, mentre raccontava le passioni che si mettevano in gioco su un campo da calcio. Bruno Pizzul è un’icona di questo sport che oggi lo piange e lo ringrazia per quanto belle siano state le sue narrazioni, per quanto rivoluzionario e simbolico è stato e sarà sempre il suo stile.

Il pensiero di Gravina per Pizzul

Nel giorno della sua scomparsa sono stati tantissimi i messaggi di affetto, tra i quali anche quello del presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina, che tramite i canali della FIGC ha voluto dedicare il proprio pensiero a Bruno Pizzul: «Il mondo del calcio e la Nazionale italiana piangono la scomparsa di Bruno Pizzul. Ha attraversato gli anni con la stoffa di un campione di razza. Grazie alla sua straordinaria professionalità e alla sua umanità è stato molto più di un giornalista, diventando un punto di riferimento per milioni di appassionati, che hanno identificato la sua voce con il profondo amore per la maglia Azzurra». Una voce e un volto che resteranno sempre ben impressi nella storia del calcio italiano.