L’Argentina strapazza il Brasile senza Messi e Lautaro: Scaloni ai Mondiali 2026

All’Estadio Monumental di Buenos Aires è dominio assoluto Argentina. Qualificata ai Mondiali in programma tra Stati Uniti, Messico e Canada dall’11 giugno al 19 luglio 2026 prima ancora di scendere in campo grazie allo 0-0 tra Uruguay e Bolivia, l’Albiceleste umilia con un netto 4-1 il Brasile. Senza Messi e Lautaro Martinez, nemmeno convocati per infortunio, Lionel Scaloni deve fare i conti anche con le assenze dello juventino Nico Gonzalez, espulso nel match contro la Celeste di Marcelo Bielsa, e dell’attaccante del Bologna Santiago Castro, costretto ad alzare bandiera bianca per un problema alla caviglia e in tribuna.
Argentina-Brasile 4-1: la cronaca
Nonostante la lunga lista di indisponibili, in campo la Seleccion impartisce lezioni di calcio agli avversari: dopo appena 12 minuti i campioni del mondo sono già avanti 2-0 grazie alle reti di Julian Alvarez, che al 4’ conclude un’azione da playstation cominciata con un palleggio dal portiere, ed Enzo Fernandez, che raddoppio con un tap-in vincente. Prima della mezzaora Cunha scarta il regalo di Romero e accorcia le distanze, ma in campo c’è solo l’Argentina che allunga ancora con Mac Allister prima di andare negli spogliatoi. Nella ripresa Giuliano Simeone, appena entrato al posto di Almada, realizza il suo primo gol in Nazionale e firma il definitivo 4-1. A risultato acquisito Scaloni concede poi un quarto d’ora al centrocampista del Como Nico Paz mentre Dorival Junior regala uno scampolo di partita all’atalantino Ederson.
Pari tra Cile-Ecuador e Colombia-Paraguay. Vince il Venezuela
Con 31 punti dopo 14 partite, dunque, l’Argentina comanda il gruppo delle Qualificazioni sudamericane, a +8 sull’Ecuador, fermato sullo 0-0 dal Cile di Vidal che domina ma sciupa troppo e nel recupero viene anche salvato dal VAR che annulla un gol agli ospiti per fuorigioco. Pareggio anche tra Colombia e Paraguay, con i Cafeteros che vanno avanti 2-0 grazie alle reti di Luis Diaz e Duran ma vengono raggiunti da Alonso, a segno nell’extratime della prima frazione di gioco, e dalla rete poco dopo l’ora di gioco di Enciso che sigla il 2-2 finale. Al Venezuela, invece, basta un calcio di rigore di Rondon per superare il Perù di Lapadula.