Calcio

Napoli-Lazio, i precedenti più celebri di una sfida al sapore di Scudetto

Il primo incrocio nella stagione 1927-28, per un secolo di gare: 167 in tutto, col bilancio in favore degli azzurri (54 vittorie contro 40). Ma quali sono le sfide più iconiche tra Napoli e Lazio?
Conte, Napoli
Conte, Napoli

Sarà una sfida al vertice, come le tante a cui in questo decennio, e in passato, hanno dato vita Napoli e Lazio, di scena domenica sera al ‘Maradona’ in uno dei posticipi della 15°giornata di Serie A.
Fresche di confronto in Coppa Italia giovedì sera, nel match dell’Olimpico che ha proiettato i biancocelesti ai quarti di finale grazie ad una tripletta di Tijjani Noslin (3-1), intervallata dalla rete del momentaneo pareggio del Cholito Simeone, le squadre allenate da Baroni e Conte sono pronte a sfidarsi per un posto nell’’Elite’ del nostro campionato.

Ma quali sono i precedenti più celebri tra Napoli e Lazio? Andiamolo a scoprire.

Il primo incrocio nella stagione 1927-28, per un secolo di gare: 167 in tutto, col bilancio in favore degli azzurri (54 vittorie contro 40)

Il primissimo confronto risale a quasi 100 anni fa: stagione 1927-28, tra Napoli e Lazio finì 0-0. Un equilibrio rimasto intatto fino agli anni ’70, quando entrambe iniziarono a fare sul serio, cominciando a lottare per il primo posto.

E’ il 7 aprile del ’74 quando nell’allora San Paolo, azzurri e biancocelesti confezionarono un pirotecnico 3-3. Da una parte, i partenopei allenati da Vinicio, trascinati dalla doppietta di bomber Clerici (e da una rete di Antonio Juliano), dall’altra, la grande Lazio di Tommaso Maestrelli e di Giorgio Chinaglia, che fa tripletta e regala un punto d’oro ai suoi, avvicinandoli al primo tricolore della storia, che arriverà qualche settimana più tardi (il Napoli, invece, chiuderà terzo).

E sfida al sapore di Scudetto fu anche quella giocata un anno dopo a Roma, con ‘Long John’ ancora protagonista dal dischetto, a pareggiare il vantaggio del Napoli firmato da Braglia. Ma si rivelerà presto un punto inutile per tutte e due: a conquistare il titolo al fotofinish, infatti, fu la Juventus.

Arriva Diego: lo Scudetto viaggia verso Sud

Negli anni ’80, la musica cambia. Nasce il Napoli del Maradona, gli azzurri si divertono e fanno divertire, come nel pomeriggio del 24 febbraio dell’’85, quando Diego segna praticamente da ogni zona del campo, inchioda una tripletta, strapazzando il povero Nando Orsi impegnato a difendere i pali laziali – colpiti anche dal ‘fuoco amico’, Daniele Filisetti -, e spalanca le porte ad un pomeriggio da incorniciare per il popolo partenopeo.

Non solo un grande Napoli, ma anche un cattivo presagio per la Lazio che, da lì a poco, avrebbe conosciuto gli anni più duri della sua storia. Le due stagioni in B dei biancocelesti rimanderanno l’appuntamento con questa sfida di qualche anno (89-90) e in un’altra magica annata per Napoli e per i napoletani, quella del secondo Scudetto. Che arrivò proprio grazie ad un successo sui biancocelesti, il 29 aprile 1990. E, scherzo del destino, a segnare il gol-vittoria in quel Napoli-Lazio al San Paolo fu Marco Baroni, attuale tecnico dei capitolini, che consegnò il tricolore ai suoi con una rete dopo appena 7 minuti e che bastò per far partire la festa.

Nella stagione successiva (90-91), ci sarà ancora spazio per qualche altra prodezza di Maradona, le ultime prima dell’addio shock alla Serie A e a quella che era diventata la sua terra: l’argentino fa da sparring-partner al brasiliano Careca, per la Lazio segna Sosa, ma non basterà, perché sarà Incocciati a regalare i tre punti alla squadra di Alberto Bigon.

Anni ’90 e primi 2000. Careca, Casiraghi, Cavani, Klose e… di nuovo equilibrio

Negli anni ’90, torna a regnare l’equilibrio e, fatta eccezione per la rocambolesca rimonta subita dai biancocelesti di Zeman il 12 marzo ’95 – doppietta di Rincon e autogol di Buso a ribaltare nel finale la doppietta di Casiraghi del momentaneo 0-2, per la gioia di Vujadin Boskov -, la storia ci porta dritti verso il nuovo millennio.

Il 2000 della Lazio comincia col botto (Scudetto, con sorpasso alla Juve nell’ultima giornata), mentre il Napoli fa su e giù tra A e B, stabilizzandosi soltanto a partire dal campionato 2007-08.

Iconico il 4-3 del San Paolo del 3 aprile 2011, con Cavani sugli scudi a illudere gli azzurri nella corsa Scudetto col Milan. A farne le spese, il grande ex Edi Reja, che culla a lungo il sogno di sbancare la tana della squadra di Mazzarri (avanti 0-2 con Mauri e Andre Dias dopo un’ora di gioco), che però risorgono nel finale grazie alle perle del centravanti uruguaiano.

Quattro anni più tardi, e sempre al San Paolo, la Lazio si prenderà una gustosa rivincita, staccando il pass per la Champions proprio ai danni del Napoli: 2-4 al termine di 90 folli minuti, con i biancocelesti raggiunti sul 2-2 ma graziati dal dischetto da Higuain, che si divora il rigore per l’Europa più prestigiosa, lasciando la scena a Klose e compagni.

Oggi: una nuova sfida-Scudetto

Nelle stagioni successive e fino ad oggi, fioccheranno i gol, anche grazie al Napoli di Sarri che segnerà reti su reti (5-0 al San Paolo nel 15/16 e 4-1 nel 2018), grazie alle giocate del folletto Mertens. E nemmeno nella capitale mancheranno i campioni, tra tutti Ciro Immobile, napoletano di nascita ma laziale d’adozione che si troverà tante volte a giocare un derby personale con la sua città Natale, ma senza far sconti in zona-gol.

In tempi recenti, tre degli ultimi 4 incroci dicono Lazio (compreso quello di giovedì), per l’ultima vittoria dei partenopei al Maradona, invece, bisogna arrotolare il nastro al novembre 2021: poker secco dell’undici di Spalletti (Zielinski, 2 Mertens e Fabian Ruiz) sui capitolini allenati da… Maurizio Sarri (un’altra figura che col tempo si è intrecciata nella storia di questo confronto, vivendo tutte e due i mondi).

Intrecci, Scudetti, gol, campioni: tra Napoli e Lazio lo spettacolo è, e sarà sempre garantito.