Calcio

Mondiali 2034 in Arabia Saudita: date, stadi e formula

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Presentata ufficialmente la candidatura del paese saudita per ospitare la rassegna del 2034: ecco cosa c’è da sapere

Inizieranno presto le qualificazioni ai Mondiali del 2026, ma sono già in corso intanto i preparativi in vista delle prossime edizioni. Quella del 2030 segnerà il centenario della Coppa del Mondo e andrà in scena addirittura su tre continenti. Quella successiva, invece sarà ospitata dall’Arabia Saudita che il 31 luglio ha presentato al mondo in conferenza stampa il proprio progetto di Mondiale. Quella del 2034 promette di rivelarsi una Coppa del Mondo ricca di emozioni, oltre a essere la prima a 48 squadre ospitata in un unico Paese. 

Dove si giocherà

Il motto della candidatura, presentata formalmente alla FIFA, è “Crescere insieme” e si iscrive nel grande progetto di crescita sportiva portata avanti dal governo saudita. Saranno cinque le città ospitanti: la capitale Riyadh, Jeddah, Khobar, Abha e NEOM, nuova città e area economico-tecnologica che l’Arabia Saudita sta costruendo nel nord-ovest del Paese. 

Quali saranno gli stadi

L’obiettivo è quello di avere a disposizione ben quindici stadi all’avanguardia in tutto il Paese, di cui undici nuovi di zecca. Più della metà delle strutture – ben otto – saranno a Riyadh, tra cui il King Salman, la cui conclusione dei lavori è prevista nel 2029 per arrivare a una capienza di oltre 92mila spettatori. In questo stadio, che diventerà la casa della nazionale saudita, saranno quindi ospitate la gara di apertura e la finale.

Quando si giocherà

Come già avvenuto per la rassegna in Qatar del 2022, uno dei più grandi dubbi riguarda le date in cui la competizione andrà in scena. L’ultima edizione finora disputata, infatti, è stata l’unica andata in scena durante l’inverno europeo ma, per il momento, non c’è ancora la certezza possa rimanere tale. Parlando delle date della competizione, infatti, è stato spiegato dalla federazione saudita di come si tratti di «un dettaglio che verrà discusso in futuro, non ora. Parleremo con la FIFA e le Federazioni per definire quale sia l’opzione migliore».