Calcio

L’incredibile storia di Don Francesco, il prete-goleador della Sammartinese

Don Francesco: "Ho sempre giocato a buon livello da ragazzino nei dintorni di Reggio Emilia, ma a 19 anni è arrivata la convocazione più importante dal Signore"
Clasico
Un pallone da calcio (Getty Images)

Sacerdote alla domenica mattina, calciatore al pomeriggio nella squadra del paese. È il prete-goleador don Francesco Ametta, 29 anni, viceparroco di San Martino in Rio (qui è cresciuto Daniele Adani che nella Sammartinese ha iniziato e concluso la sua carriera da calciatore), nel Reggiano, che mercoledì scorso ha giocato e segnato nel match di Coppa Italia Promozione tra Sammartinese e Bagnolese. “Purtroppo non è servito, abbiamo perso 3-2, ma è stata una bella emozione”, ha detto il giovane prelato nonché attaccante.

Don Francesco e la “convocazione” più importante

“Ho sempre giocato a buon livello da ragazzino nei dintorni di Reggio Emilia – ha spiegato don Francesco –. A 19 anni però è arrivata la convocazione più importante dal Signore. E ho deciso di entrare in seminario per sette anni e di lasciare il calcio agonistico. Da seminarista però ho fatto qualche torneo”. Poi nel 2022 è stato ordinato sacerdote e mandato a San Martino in Rio come viceparroco. “A novembre dell’anno scorso ho chiesto se potevo allenarmi con la Sammartinese, ma giusto per tenermi in forma. Quest’anno invece ho iniziato subito e mi hanno tesserato. Mercoledì non pensavo nemmeno di giocare e invece ho fatto 90 minuti e ho pure fatto gol, il primo da quando sono sacerdote”.

Il precedente in Copa Libertadores

Apparentemente un record per le gare ufficiali della Figc. Bisogna infatti scorrere fino agli anni ’60 e andare all’estero per trovare una storia similie, quella di Jose Manuel Basurco, un presbitero spagnolo che fu mandato in Sudamerica dove segnò un gol nella Copa Libertadores con la maglia del Barcellona de Guayaquil contro l’Estudiantes.

Don Francesco: “La Messa prima di tutto”. Poi l’appello a Lele Adani

Don Francesco però chiarisce: “La Messa per me è il cuore della domenica, ma se avrò tempo andrò anche a giocare”. Infine racconta com’è stato accolto in un mondo, quello del calcio, dove spesso volano parolacce e blasfemie. “Quando sento qualcuno bestemmiare, lo riprendo. Ma devo ringraziare i ragazzi perché sono tutti molto rispettosi. Il calcio è un luogo di incontro e anche questa la considero una missione pastorale. È una grande metafora di vita, le difficoltà si affrontano in gruppo come una comunità. Gli avversari in campo come si comportano? Chi sa che sono un prete spesso, magari per recriminare un fallo, mi dice: tu non puoi dire le bugie…”. A chiudere un appello ad un sammartinese celebre, l’ex calciatore di Inter, Fiorentina e Nazionale, Lele Adani: “Non lo conosco, ma vorrei venisse ad incontrare i suoi giovani compaesani della nostra parrocchia”.