Inter, Barella non si nasconde: “Vogliamo la Champions League”
Archiviata la sconfitta a Leverkusen in Champions League, la prima del percorso europeo dell’Inter, i nerazzurri pensano ora allo scontro diretto contro la Lazio in programma lunedì 16 dicembre alle 20.45 all’Olimpico. Le due formazioni si presentano all’appuntamento con gli stessi punti, 31, a -3 dall’Atalanta capolista, ma la squadra di Simone Inzaghi deve recuperare il match contro la Fiorentina dello scorso 1° dicembre sospeso e rinviato a data da destinarsi dopo il malore che ha compito il 22enne centrocampista romano della Viola Edoardo Bove dopo appena un quarto d’ora di gioco.
Barella e i sogni nel cassetto
Nicolò Barella, intervistato da DAZN, ha tracciato un bilancio della sua carriera fissando gli obiettivi per il futuro: “I miei sogni erano vincere lo scudetto, e ne sono arrivati due, e vincere un Mondiale. Ora lo cambio e metto giocare un Mondiale dato che non ho avuto quella fortuna o bravura. Speriamo arrivi presto questa soddisfazione: poi vincerlo lo lasciamo là nel cassetto. Dove sono cambiato di più? Nella vita privata siamo più numerosi in famiglia, nel calcio è cambiato il modo di viverlo: ho sempre tanta voglia di vincere e dimostrare il mio valore ma magari con un po’ più di serenità di prima e meno arroganza. Penso di più ad aiutare la squadra che magari ad un ritorno personale: magari prima non arrivavo a fare questo ragionamento. Questo mi piace e la gente me lo riconosce. Cerco di divertirmi al 100%: sto invecchiando e cerco di godermelo più che posso. Corvino dice che posso essere sia manovale che ingegnere? Lo ringrazio: è vero, nel mio modo di giocare ho perfezionato delle cose. Prima ero più attratto dal recupero palla o dal gol, cose che sono più importanti per i tifosi, ma c’è tanto lavoro dietro: questo l’ho imparato da compagni che avevano tanta esperienza. Un maestro in questo è Mkhitaryan: tutti sanno che è fortissimo ma non vedono il lavoro che fa dietro, c’è solo da imparare. Io ho cercato di adattare il mio gioco a questo centrocampo, indipendentemente da chi giochi: bisogna essere bravi a leggere la partita, sicuramente la mia zona è un po’ più da ingegnere”.
Barella sulla Lazio e l’Atalanta
A proposito della sfida contro i biancocelesti di Marco Baroni il centrocampista sardo commenta: “A vederli ora non è una sorpresa perché è sempre stato difficile batterli, li ho sempre rispettati. Bisogna fare i complimenti a loro per la scintilla che hanno trovato. Noi cercheremo in ogni modo di portare avanti il nostro cammino e cercheremo di battere tutte le squadre. Dopo che vinci un campionato non è mai facile ritrovare quella mentalità: ma arriverà. L’importante è riconoscere le nostre qualità e ritrovare la compattezza che all’inizio avevamo un po’ perso. Però si sta rivedendo quello che avevamo portato in Champions League anche in campionato“. Dell’Atalanta, al momento in vetta, invece dice: “Sicuramente è una squadra fortissima a prescindere dalla classifica. Hanno trovato una consapevolezza di squadra internazionale, il cammino in Europa è quello che ti dà fiducia. Bisogna rispettarli e stare attenti. Bisogna prima arrivare al Napoli e poi si vedrà”.
Barella incensa Thuram e sogna il Triplete
L’ex Cagliari, poi, tesse le lodi del compagno di squadra Marcus Thuram: “Quando i giocatori sono forti escono sempre, inserirsi così facilmente è stato incredibile. Ci vuole adattamento perché non è un modo di giocare facile. Lui è stata l’aggiunta che ci ha fatto fare uno step in più perché allunga la squadra ma viene anche a giocare. Ed è un ragazzo spettacolare. Non so chi sia Batman o Robin tra lui e Lautaro, sicuramente sono una bella coppia: quando giochi con giocatori così è anche più facile per gli altri darci una mano. È importante anche citare gli altri perché hanno sempre dato il loro contributo”. Barella, autore fin qui di due gol e altrettanti assist in 16 presenze complessive, non si nasconde ed esco allo scoperto: “Sportivamente vorrei la Champions, avendo perso la finale, il sogno è quello. Sono cambiati tanti giocatori, ma il fulcro, il mister e la società è rimasto quello. Non ci deve distogliere dal campionato che rimane importantissimo per noi. Ci sono tante squadre che hanno vinto campionato, la Coppa Italia e la Champions, possiamo farlo anche noi. Abbiamo tutte le possibilità e ci proveremo. Mi piacerebbe essere ricordato per aver fatto qualcosa di grande per questo club”.
Barella su Conte e Inzaghi
Il classe ’97 parla poi dei due tecnici con i quali ha vinto lo scudetto. Di Antonio Conte, oggi al Napoli, dice: “È uno dei migliori allenatori del mondo: lui ha messo le basi per quello che stiamo facendo ora. A San Siro è stato strano e bello: il calcio è fatto così, si hanno compagni e allenatori e nel tempo si cambia”. Su Simone Inzaghi, invece, chiosa: “Ha fatto la sua parte, ha fatto dei miglioramenti, ha aggiunto un qualcosa che noi abbiamo preso e ora abbiamo trovato un equilibrio perfetto. È arrivato dalla Lazio, con cui aveva fatto grandissime cose, però l’Inter è uno step in avanti: ha dimostrato che questo step è servito e ha dimostrato di essere uno degli allenatori più forti del mondo per quello che ha vinto. Cercheremo di fargli vincere ancora qualcosa. Possiamo solo ringraziarlo per la persona che è e per come ci fa stare”.