Lazio, oltre il danno la beffa: Nuno Tavares ko contro il Bodø/Glimt

Ennesimo infortunio per Nuno Tavares: l’esterno portoghese della Lazio, appena rientrato nella lista dei convocabili dopo aver smaltito i problemi all’adduttore, si è fermato ancora nella gara dell’Olimpico contro il Bodø/Glimt valida per il ritorno dei quarti di finale di Europa League.
Lazio-Bodø/Glimt, Nuno Tavares chiede il cambio in lacrime
Partito in panchina, il classe 2000 ha fatto il suo ingresso sul terreno di gioco al 68’ al posto di Marusic, ma al quarto minuto del primo tempo supplementare ha dovuto alzare bandiera bianca e chiedere il cambio. I compagni lo hanno subito raggiunto al centro del campo per rincuorarlo mentre lui con la maglietta si copriva il volto per nascondere le lacrime. Sfortuna infinita per Nuno Tavares, prontamente abbracciato da Guendouzi, che ha provato a consolarlo. I compagni, e anche Baroni, hanno chiamato l’applauso da parte di tutto l’Olimpico per l’uscita dal campo del terzino.
Nuno Tavares, che sfortuna: altro infortunio
Durante la pausa prima dei supplementari, il tecnico della Lazio aveva chiesto informazioni a Tavares sulle sue condizioni fisiche, ma il giocatore, nonostante si fosse massaggiato lungamente l’adduttore, ha rassicurato di stare bene. Pochi minuti dopo, però, l’ennesimo stop e le lacrime sul suo volto, non solo per il dolore, ma anche per l’amarezza di dover lasciare il campo in un momento così delicato della stagione. I suoi compagni, in particolare Isaksen e Pedro, lo hanno scortato in panchina all’uscita dal campo mentre Hysaj prendeva il suo posto. I biancocelesti dovranno ora smaltire la delusione per l’eliminazione dall’Europa League: il lunedì di Pasquetta c’è già la delicata sfida di campionato a Marassi contro il Genoa.
Baroni sull’infortunio di Nuno Tavares
Al termine del match il tecnico della Lazio Marco Baroni ha spiegato: “È uscito piangendo e ho cercato di consolarlo e anche lo stadio lo ha acclamato. È un giocatore importante, stava bene e si era allenato. Oggi abbiamo parlato e quando c’è stata la necessità ha dato disponibilità ad entrare”.