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Fantacalcio Torino, da Coco a Ricci e Gineitis: Vanoli fa chiarezza in conferenza

Il tecnico del Torino Paolo Vanoli è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della stracittadina con la Juventus: le dichiarazioni
Vanoli, Torino
Vanoli, Torino (Getty Images)

“Come sta la squadra in vista in vista del derby? Bene. Abbiamo fatto una buona settimana, una buona preparazione che oggi finisce con la rifinitura. Avevamo in dubbio tre giocatori: Coco, Ricci e Gineitis. Saúl è rientrato ieri in gruppo e oggi nella rifinitura sia Gineitis sia Ricci proveranno”. Inizia così la conferenza stampa del tecnico del Torino Paolo Vanoli alla vigilia del Derby della Mole contro la Juventus di Thiago Motta: “Dal punto di vista ambientale, se ce n’era bisogno, abbiamo capito quanto sia importante per i nostri tifosi. Non c’era bisogno, ma l’altra volta anche per me era il primo derby da allenatore del Torino e l’ho sentito ancora di più. A livello tattico non avevamo fatto una prestazione da Toro, ma è normale che non basti assolutamente per vincere un derby. Quando si affronta una settimana con una partita importante intanto bisogna gestire i momenti e capire i momenti di come si arriva al derby. Noi veniamo dalla partita con il Parma, secondo me, interpretata veramente bene, ma nella quale ci sono mancati i tre punti che per noi erano importanti. Sappiamo che, nonostante il derby sia una partita a sé, i punti contano. Bisogna sempre giocare questa partita con la mentalità di vincere e io voglio trasferire ai miei giocatori questo: non solo giocare bene, ma arrivare anche all’obiettivo di vincere. Non ci saranno Vlahovic e Conceiçao? Sinceramente, non mi interessa guardare loro. Il derby ha la sua valenza, è una partita importante, incontriamo una squadra forte che anche senza questi due giocatori ha valori in panchina importanti. Come ho detto prima, dobbiamo trarre insegnamento da quello che avevamo fatto all’andata. Abbiamo la fortuna di giocare in casa nostra davanti al nostro pubblico e deve essere completamente un’altra partita perché per vincere queste partite devi farlo non solo sul piano organizzativo, ma anche col cuore e con la passione: andare oltre. Posso dare qualcosa in più alla squadra dal punto di vista della fiducia? Assolutamente sì, assolutamente. L’ho detto che è da un mese che sto vedendo finalmente la squadra avvicinarsi a quello che è il mio carattere, alla mia determinazione, alla mia fame e voglia di fare qualcosa d’importante. Queste sono partite che veramente possono dare una svolta, ma non solo per i nostri tifosi, è importante il risultato e deve esserlo anche la prestazione perché dopo c’è un continuo- Ho detto sin dall’inizio che per costruire qualcosa, per unire, bisogna essere anche vicini e quando si è vicini si ha la fortuna di confrontarsi. E, secondo me, questo nel recente passato è un pochettino mancato. Penso che per vivere i problemi bisogna vivere vicino alla squadra. Per il resto, ti dico la verità, questa settimana ho voluto chiudere il capitolo mercato perché per me e per i miei giocatori questa partita è troppo importante. Cosa ci ha detto Cairo? Come sempre ha fatto un discorso alla squadra importante. Cosa darei per vincere il derby? Darei tutto. So quanto manca, il mio sogno è vedere una vittoria dopo tante sofferenze. In questi mesi ho capito cosa vuol dire soffrire a Torino, sarebbe una gioia immensa. Darei tutto. Cos’è tutto? È la passione di questo lavoro, la voglia di vincere ogni partita. Ma è una parola grande, me la tengo per me. Non voglio parlare di mercato. Sono coerente con me e con i giocatori, ho dimostrato di utilizzare tutti i giocatori. Se dobbiamo vincere con i singoli, è difficile; noi dobbiamo vincere di squadra e di spirito. Per farlo, non guardo in faccia a nessuno e ho bisogno di tutti. Sappiamo l’infortunio di Zapata… Sanabria poco utilizzato? Sono scelte tecniche. Per me i giocatori sono tutti importanti, ma ne giocano 11. C’è lo stato di forma, le situazioni…Per ciò che è il mio calcio, qui c’è stato un maestro come Ventura che più di una volta ha fatto il 4-2-4…Per arrivare a questo c’è un lavoro dietro. Maripan aveva bisogno di tempo per avere la condizione e arrivare oggi ad essere importante per noi. Sanabria ha segnato tre gol alla Juve? Speriamo che se lo ricordi… L’ho visto bene, devono essere tutti al servizio della squadra. Sappiamo che è un giocatore importante, ha detto che si prendeva responsabilità senza Zapata ed è importante”.

Vanoli sul momento del Torino

“Siamo carichi al punto giusto per fare una prestazione davvero da Toro con la Juventus? Un’ottima domanda. È interessante questa domanda perché, come ho detto prima, trovare la chiave per tenere il giusto equilibrio per affrontare queste partite è molto importante. C’è la chiave collettiva, ma anche la chiave individuale di ogni ragazzo su come affronta queste partite importanti. È un aspetto da considerare perché devi riuscire a trasformare tutta l’energia, la voglia e la determinazione quando l’arbitro fischia. Ho detto, e penso di averlo dimostrato con i fatti, che non sono integralista nelle cose. Quando si parla di 3-5-2 o 4-2-3-1 nel calcio moderno sono solo numeri che servono ai giornalisti per scrivere la formazione. All’interno della partita c’è l’interpretazione perché a volte giochi a 4 però costruisci a 3, a volte giochi a 3 costruisci a 4. Ormai nel calcio all’interno della partita ci sono più partite. Quindi… vediamo domani. La squadra si è avvicinata alle sensazioni dei tifosi verso il derby? Penso di sì, lo hanno dimostrato i tifosi a fine partita con il Parma che hanno chiamato i ragazzi sotto la curva per far capire l’importanza del derby. Io per primo ho sempre cercato di unire e avvicinarmi nonostante ciò che sta succedendo. In questi sei mesi, la nostra bravura è stata quella di comandare una barca durante mesi in cui ne sono successe tante. La società deve capire l’importanza di questo mercato. Il problema del gol è in via di risoluzione? Non riuscire a segnare è diverso da non riuscire a creare. Penso a Coco e Karamoh, se vedi che non tirano a porta vuota i dati dicono che non hai tirato… Ma bisogna saper leggere i numeri. Soprattutto con il Parma abbiamo creato tanto, non siamo stati bravi a concludere ma il migliore in campo è stato il portiere. A Empoli abbiamo vinto con un eurogol di Adams, ma se guardiamo le occasioni il portiere ha fatto grandi parate. È da un mese che creiamo, ora dobbiamo diventare concreti. Cosa mi ha ispirato per questo derby? Il silenzio. L’ho vissuto così. Arrivo da sacrificio e passione, ogni preparazione è diversa. Sono stato in silenzio, ho voluto sentire e guardare e lo farò fino alla fine. Può essere un vantaggio essere un Toro che costruisce di più? Ho giocatori da palleggio, guardi le caratteristiche. I centrocampisti che abbiamo, a parte Gineitis che ha caratteristiche di continuità nell’attaccare l’area, gli altri sono più propensi al palleggio. Mi hanno insegnato che per segnare, serve attaccare la linea difensiva: Karamoh ci ha aiutato anche per sfruttare meglio Vlasic e Adams. Le valutazioni dipendono dalle caratteristiche dei giocatori. Questo Toro è una squadra che arriva nell’ultimo terzo con il palleggio, anche se a me piace andare al concreto. Il senso dell’apertura del Filadelfia oggi? Questa cosa mi sta dando fastidio… Da quando sono arrivato, sono tra quelli che ho aperto di più. Lo volevo fare di più, ma devo spiegare: un mese e mezzo il Fila non è agibile per rifacimento campo, ma ho aperto lo stadio per la partitella con la Primavera. Ci sono anche problemi di sicurezza, per aprire una struttura ci sono questi problemi che prima non c’erano. Non l’ho aperto perché c’è il derby, i nostri tifosi hanno dimostrato sempre di stare vicino alla squadra. Non ho potuto aprirlo prima, volevamo festeggiare un augurio di buon anno. Ora coincidono tutte le cose. Sto cercando personalmente di far capire cos’è il Toro ai miei giocatori. L’ho fatto tante volte con un video sulla storia del Toro, lo faccio quando si può con qualche ex giocatore, poi nel quotidiano con i giovani come Njie. Io sono italiano e lo posso fare, devo essere il primo a farlo. Ma mi dispiace che si dica che si apre solo per il derby: i tifosi hanno dimostrato che ci sono vicino. Se non lo pensassi, aprirei contro il mio club perché ce l’hanno con presidente e direttore. Io voglio unire la squadra, io mi prendo la responsabilità”, ha concluso Paolo Vanoli.