Atalanta, Retegui si è sottoposto agli esami strumentali: l’esito

Questa sera torna in campo la Nazionale italiana. Gli azzurri, a San Siro, ospiteranno la Germania nella partita valida per l’andata dei quarti di finale di Nations League. In queste ore il commissario tecnico Luciano Spalletti sta ultimando le scelte di formazione e sarà chiamato a fare i conti con alcuni problemi muscolari che hanno attanagliato la rosa a sua disposizione. Tra questi l’assenza più pesante sarà sicuramente quella di Mateo Retegui. Il capocannoniere della Serie A nelle scorse ore ha lasciato il ritiro degli azzurri e da Coverciano ha fatto ritorno a Bergamo per sottoporsi a degli esami strumentali che hanno evidenziato una lieve lesione di primo grado del muscolo adduttore lungo di destra.
I tempi di recupero di Retegui
Un infortunio meno grave di quanto si prospettasse, ma che dovrebbe tenere Retegui lontano dai campi almeno due settimane, impedendogli così di saltare il ritorno in campo della Dea nel big match contro la Fiorentina, in programma domenica 30 marzo alle ore 15.00. Il suo rientro dovrebbe quindi essere previsto per la sfida contro la Lazio, del 6 aprile al Gewiss Stadium. Nel frattempo, starà a Spalletti decidere se sostituirlo con un altro attaccante o se, invece, insistere su Kean, oggi indiziato numero uno per scendere in campo dal 1′. In tal senso, nella conferenza stampa di vigilia il c.t. si era espresso così sulla possibilità di chiamare qualcuno al suo posto: «Lo abbiamo rimandato a casa perché non ce l’avrebbe fatta – le parole del ct dell’Italia in conferenza -. Non ha un problema ben definito. Per il momento non chiamo nessuno perché voglio capire come va la prima sfida. Se devo chiamare una prima punta chiamerò Piccoli. Se, invece, devo chiamare una seconda punta chiamerò Baldanzi».