De Bruyne attacca Uefa e Fifa: “I soldi più forti delle nostre voci”
Il calendario sempre più fitto è un problema con il quale club e giocatori, soprattutto questi ultimi, convivono ormai da anni. Nell’ultimo decennio le gare ufficiali da giocare in un’annata sono aumentate esponenzialmente e ogni stagione si ripropongono le solite questioni: infortuni sempre più frequenti e un dispendio energetico notevole che comporta meno riposo per i professionisti che spesso sono in affanno. Si è esposto sull’argomento, direttamente dal ritiro del Belgio, Kevin De Bruyne che ha lanciato non solo l’allarme, ma ha sferrato un vero e proprio attacco a Fifa e Uefa.
Le parole di De Bruyne
Il centrocampista del Manchester City ha spiegato il suo punto di vista sulla vicenda, sostenendo che la situazione già grave allo stato attuale potrà solo che peggiorare andando avanti con gli anni. “Il problema diventerà evidente dopo il Mondiale per Club – ha sostenuto – Sappiamo che ci saranno solo tre settimane tra la finale e l’inizio della Premier League e questo vuol dire che avremo venti giorni per recuperare e prepararci ad una stagione da 80 partite”.
L’attacco a Fifa e Uefa
Poi, rivolgendosi ai massimi organi calcistici, ha aggiunto: “Dall’anno prossimo la situazione diventerà problematica. In Inghilterra l’Associazione dei calciatori professionisti, insieme ad altre associazioni, ha cercato di trovare delle soluzioni. Il problema è che UEFA e FIFA continuano ad aggiungere partite e noi possiamo solo sollevare le nostre preoccupazioni senza che si faccia nulla. Sembra che i soldi parlino più forte delle voci dei giocatori”.