Calcio

Da Buffon a Neuer: i cinque migliori portieri di sempre

Angeli con i guantoni, protagonisti unici nel loro genere della storia del calcio.

Angeli con i guantoni, protagonisti unici nel loro genere della storia del calcio. Il ruolo del portiere è da sempre il più discusso, chiacchierato e se vogliamo anche unico, forse proprio perché va in controtendenza con quello che è l’obiettivo vero del gioco del pallone: far gonfiare la rete. Ma c’è chi questa legge l’ha sovvertita, restando impresso nella mente dei tifosi anche salvandoli i gol, non solo realizzandoli.

Gianluigi Buffon

Il più forte di tutti, per tanti, forse a ragione. Istinto e leadership senza precedenti per un estremo difensore unico, sia sul piano tecnico che su quello del carisma: indimenticabile il suo Mondiale del 2006 vinto con l’Italia, per il quale avrebbe forse anche meritato il Pallone d’Oro al posto di Cannavaro, o i suoi miracoli con le maglie prima del Parma e poi della Juventus. Ancora oggi, chi sogna di fare il portiere sogna la sua carriera, termina ben oltre i 40 anni: un campione senza tempo, sotto ogni punto di vista

Manuel Neuer

Un giocatore spartiacque, perché capace di intendere il ruolo in una maniera completamente diversa: Manuel Neuer è tra i migliori della storia di diritto e senza discussione perché si è di fatto inventato il ruolo del portiere/regista, fortissimo sia con le mani che con i piedi. Una qualità tecnica senza precedenti che lo ha portato a vincere tutto con il Bayern Monaco, oltre a sollevare la Coppa del Mondo con la nazionale tedesca. Un vero e proprio mito, non solo per la Germania, ma anche per il mondo intero.

Iker Casillas

Pensare a Casillas rievoca il concetto più puro di bandiera. Portiere magnifico e dai riflessi fuori dal comune, Iker esordisce giovanissimo nel Real Madrid senza mai lasciarlo più andare, elevandosi a simbolo della Camisetq Blanca, la maglia più ambita del mondo. È l’estremo difensore che ha vinto più volte la Champions League (tre), torneo in cui è sceso in campo in tutto 177 volte tra Blancos e Porto. Un problema cardiaco ne ha condizionato la vita, ma non gli ha comunque impedito di lasciare il segno fino alla fine, sia con i club che con la nazionale spagnola. Un vero e proprio mito, sotto ogni punto di vista.

Lev Yashin

Se in tuo nome viene indetto un premio per dare un riconoscimento speciale al miglior portiere del mondo, significa che per forza di cose sei una leggenda. E che Lev Yashin, al netto di quanti pochi appassionati in proporzione lo hanno visto giocare, ha lasciato un segno davvero indelebile nella storia del calcio. Soprattutto perché nel 1963 è stato insignito, unico portiere della storia, del Pallone d’Oro, quale miglior calciatore dell’anno, davanti a Gianni Rivera, campione d’Europa con il Milan di Nereo Rocco. Basta questo a descrivere la carriera di un mito, soprannominato il “Ragno Nero” per la sua capacità di non far passare neppure un pallone.

Petr Cech

Ci sono personaggi ricordati nel mondo del pallone perché divenuti negli anni delle vere e proprie icone. È certamente il caso di Petr Cech, costretto a scendere in campo per gran parte della sua carriera con un caschetto protettivo dopo un bruttissimo infortunio alla testa eppure capace di volare, con le maglie prima del Chelsea e poi dell’Arsenal. Portiere autore di parate straordinarie, è stato tra gli artefici della prima storica Champions dei Blues e in carriera ha vinto per ben 7 volte il titolo di giocatore dell’anno in Repubblica Cieca: in Inghilterra, ancora oggi, lo stimano in maniera assoluta e con ottima ragione.