Gasperini amaro: “Tutti si tuffano per rubacchiare. Non conosco più le regole”

“Il dramma è che stiamo contagiando tutto il calcio che sta andando in una direzione che va al di fuori di questo sport. Tutti hanno un’idea di falli completamente diversi. Il dramma del calcio oggi sono i contatti. Ormai gran parte dei giocatori si buttano e strillano, tutti con l’intenzione di ‘rubacchiare’ qualcosa. Il calcio adesso va in una direzione che non c’entra nulla con il gioco del calcio. Non conosco più le regole del calcio. Il dramma è che non si distinguono più i contatti nel calcio. Dopo che salteremo tutti come pinguini adesso correremo anche tutti come pinguini. Il calcio sta cambiando in uno sport completamente diverso. Ormai non si sa più quando è rigore o non rigore, certamente a me non piace”. Così, ai microfoni di Sky Sport, il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha commentato la sconfitta subita a Bruges, nel match valido per l’andata dei play-off di Champions League.
Gasperini sul ritorno
“Tra sei giorni servirà un’impresa perché devi vincere con due gol di scarto e loro sono una buona squadra. Bisognerà esporsi molto di più perché giocano anche molto con il portiere. Sarà una gara davvero difficile. Nella prima mezz’ora oggi abbiamo fatto male e abbiamo sofferto. Questa squadra però cresce con l’andare avanti dei minuti e abbiamo pareggiato. Nel secondo tempo abbiamo avuto anche delle occasioni clamorose, prima di questo episodio. Da vincenti siamo usciti perdenti. Arriveremo con mille motivazioni, ma prima c’è la partita con il Cagliari e dobbiamo fare la conta con chi sarà disponibile. In questo momento abbiamo un piccola emergenza. Speriamo di recuperare Kolasinac e Lookman per il ritorno. Inutile continuare a parlare di quei giocatori che hanno infortuni molto lunghi dopo ogni partita. Faremo il massimo per stare dentro”, ha concluso Gian Piero Gasperini.