Champions League, doppio Vlahovic e prodezza di Conceicao: la Juve in 10 espugna Lipsia
Partita spettacolare e in piena atmosfera da Champions League a Lipsia, dove il palcoscenico se lo prendono due attaccanti straordinari, decisa da una magia di Francisco Conceicao. Sesko da una parte e Vlahovic dall’altra si prendono la scena, in una gara dove la Juventus ha messo in mostra le prime lacune difensive di fronte a una delle squadre con maggiore qualità di questa Champions League. Il Lipsia è squadra estremamente insidiosa e lo dimostra, le intuizioni di Xavi Simons sulla trequarti, la rapidità di Openda e l’istinto da puro centravanti di Benjamin Sesko. Sul grande assist dell’ex Lens, è proprio Sesko a tagliare in due la difesa della Juve in contropiede, il movimento non seguito da Cambiaso che permette allo sloveno con un gran controllo in area di rigore di spaccare la parte bassa della traversa con il sinistro e il pallone si spegne poi in rete.
Champions League, le perle di Vlahovic e Conceicao regalano la rimonta a Thiago Motta
La Juve reagisce nella ripresa e si appoggia sul suo numero nove, quel Dusan Vlahovic troppo spesso messo in discussione. A inizio ripresa su un bel cross basso di Cambiaso va forte in anticipo sul primo palo e con la punta del sinistro anticipa la difesa tedesca e batte Gulacsi. All’ora di gioco il VAR dopo non aver assegnato un rigore che sembrava evidente nel primo tempo su Vlahovic interviene in due occasioni, prima per un tocco di mano di Di Gregorio fuori area che costa l’espulsione all’ex Monza, poi per un tocco di mano in area di Douglas Luiz. Rigore ineccepibile e Sesko fa doppietta dal dischetto per il nuovo vantaggio del Lipsia. Nel momento di maggior difficoltà della Juve, ecco che Vlahovic fa quello che ci si aspetta da un campione. Recupera palla sulla trequarti, alza la testa dai 25 metri e con un arcobaleno geniale pizzica l’incrocio dei pali per il gol del 2-2. Nel finale la Juve soffre in inferiorità numerica, Openda colpisce un palo ma i bianconeri provano sempre a ripartire. Serve un’invenzione e arriva una perla straordinaria di Conceicao, che entrato in area di rigore spezza il raddoppio con un dribbling illuminante e con il mancino pizzica l’angolino basso per il definitivo 2-3.