Calciomercato

Il Lecce tiene duro: Dorgu e Krstovic non partono

Offerte per oltre 40 milioni, ma i salentini resistono e puntano alla salvezza
Patrick Dorgu, Lecce
Patrick Dorgu, Lecce (Getty Images)

Il Lecce non trema neppure di fronte alle big europee: il bilancio sano e soprattutto l’ambizione di lottare con e unghie e con i denti per restare in Serie A hanno convinto il club salentino a tenere duro per non cedere i propri pezzi pregiati in questo mercato di gennaio. Il riferimento è soprattutto all’esterno danese Patrick Dorgu, per il quale i giallorossi hanno rispedito al mittente una proposta da 30 milioni di euro più 5 di bonus da parte del Manchester United. La conferma è arrivata direttamente dal presidente Saverio Sticchi Damiani dopo un meeting con la dirigenza dei Red Devils: “L’incontro è stato cordiale ed è andato bene. Per noi sederci al tavolo con il Manchester United per parlare di un calciatore che proviene dalla nostra Primavera è una soddisfazione, significa che il percorso di crescita del club è notevole. Abbiamo spiegato loro che la nostra volontà al momento è di mantenere inalterato l’organico tenendo tutti i big, Dorgu in particolare. Abbiamo fatto capire che per noi quest’anno è un appuntamento importante con la storia, potremmo raggiungere la terza storica salvezza. Pur essendo lusingati della loro offerta, la priorità per noi è il risultato sportivo”, ha concluso il patron.

Una strategia vincente

Stesso epilogo anche per l’altra stella della squadra Nikola Krstovic, sul quale si era affacciato con interesse il Betis mettendo sul piatto ben 12 milioni di euro. La risposta è stata la stessa: no grazie, a gennaio non se ne parla. Troppo importante puntare alla permanenza nella massima serie, per quello che sarebbe a conti fatti un traguardo importantissimo, raggiunto soltanto grazie alla forza delle idee in relazione al monte ingaggi più basso dell’intero campionato. Un club la cui matrice è legata indissolubilmente al territorio e la cui dirigenza è amata e rispettata dai tifosi proprio per essersi sempre spesa negli anni a strenua difesa della squadra, senza mai trasformarla in un supermercato per i grandi club. cedere sì, ma al giusto prezzo e soprattuto al momento giusto: ecco la chiave di volta per confermarsi una delle realtà più importanti del calcio italiano.