Calcio Estero

Mistero Chiesa, parla Slot: “Qui andiamo a un’altra intensità”

L'ex Juventus è stato sin qui un vero e proprio oggetto misterioso al Liverpool, tra infortuni e un adattamento a rilento
Federico Chiesa
BERLIN, GERMANY - JUNE 28: Federico Chiesa of Italy during a pitch walk prior to the press conference of Italy at Olympiastadion on June 28, 2024 in Berlin, Germany. (Photo by Claudio Villa/Getty Images for FIGC)

Il tecnico del Liverpool, Arne Slot, ha parlato della situazione di Federico Chiesa che salterà la sfida contro il Lipsia a causa di un infortunio. “È innegabilmente dura per i giocatori quando hanno a che fare con gli infortuni. Soprattutto nell’immediato, è difficile valutare l’entità dell’infortunio; di solito pochi giorni forniscono una visione più chiara. Con Federico, è piuttosto semplice, anche se certamente complesso”. Un problema che, secondo il tecnico dei Reds, è legato anche alla poca abitudine a ritmi di allenamento così alti rispetto a quelli del nostro campionato: “La sua assenza dal ritiro lo ha lasciato indietro, soprattutto ora che sta passando a un campionato che opera a un’intensità maggiore della Serie A. Abbiamo appena incontrato due squadre italiane, quindi posso affermarlo con sicurezza ora. Quel salto di intensità rappresenta una sfida per lui per eguagliare i livelli di forma fisica dei suoi compagni di squadra”.

Praticamente mai visto

Un infortunio davvero fastidioso quello che sta assillando l’ex Juventus, che a quanto pare ne sta impedendo una resa accettabile anche negli allenamenti e non solo durante le partite: “È sicuramente una grande delusione vederlo così poco coinvolto nell’allenamento. Provo sinceramente dispiacere per lui, ma con un contratto a lungo termine in atto, continuiamo a sperare che contribuirà in modo significativo una volta che sarà completamente in forma. Sfortunatamente, il suo nome è apparso nella lista dei titolari solo una o due volte finora” ha detto Slot senza scomporsi troppo. Chiesa, in questa stagione, conta appena 78 minuti disputati in tutte le competizioni:  uno in Champions, diciotto in Premier League, cinquantanove in Coppa d’Inghilterra. Oltre a questo, una panchina contro il Bournemouth e ben sei mancate convocazioni: più che una rinascita, per ora l’esterno azzurro sta vivendo un vero e proprio incubo.