Marc Cucalón, da promessa del Real Madrid al ritiro a soli 19 anni
Dal sogno alla triste realtà: potrebbe essere questo il claim per raccontare la storia di Marc Cucalón, giovane promessa delle giovanili del Real Madrid costretto a ritirarsi a soli 19 anni. Arrivato ai Blancos nel 2016 dal Real Saragozza, ha subito messo in mostra tutto il proprio armamentario di colpi guadagnandosi l’appellativo di “Xabi Alonso di La Fábrica”. Tra le sue doti migliori la gestione della palla, la leadership e una grande intelligenza tattica che facevano prefigurare un futuro roseo nel calcio che conta.
Marc Cucalón, l’infortunio e poi l’infezione
Tutto, però, è cambiato il 6 settembre 2022, quando mentre era in campo con la fascia da capitano in Youth League contro il Celtic si è rotto il legamento crociato anteriore. Inizialmente i tempi di recupero si sarebbero dovuti aggirare intorno ai 6-9 mesi, purtroppo, però, durante l’intervento in sala operatoria un batterio si è inserito nella cartilagine dell’articolazione, provocando un’infezione molto grave. A 796 giorni di distanza dall’infortunio, Cucalón non è mai riuscito a tornare ad allenarsi, da qui la decisione, su consiglio dei medici e dei suoi familiari, di appendere gli scarpini al chiodo nonostante la giovanissima età.
La lettera d’addio di Marc Cucalón
Per dare l’annuncio del prematuro addio al calcio, Cucalón ha scritto un lungo messaggio sui social: “Non sapevo come iniziare questa lettera – si legge –. Quindi lo farò dicendo GRAZIE a tutti. Con il cuore. Per tutto il sostegno che mi avete dato in questo periodo. Sono arrivato all’accademia del Real Madrid nell’estate del 2016 come un ragazzino con uno zaino pieno di sogni ed ero molto, molto felice. La verità è che la mia vita è cambiata completamente il 6 settembre 2022, quando mi sono gravemente infortunato in una partita di Youth League. Dopo diverse complicazioni, quell’infortunio mi ha costretto a prendere la difficile decisione di dire ADDIO al calcio, almeno nel modo in cui avevo sempre sognato. Negli ultimi due anni ho lottato fisicamente e mentalmente con tutte le mie forze e ho fatto di tutto per tornare a praticare questo sport, ma non è stato possibile recuperare. Non fraintendetemi: non si tratta affatto di un addio triste. Dopo tutto, credo di aver avuto il privilegio di far parte del miglior club del mondo e di aver vissuto un sogno. Ho imparato e sono maturato come persona e come giocatore. Porterò con me per tutta la vita i valori che mi sono stati inculcati e, naturalmente, il calcio mi ha insegnato in ogni trionfo e in ogni sconfitta: bisogna sempre superare e continuare a lottare per superare gli ostacoli. Queste lezioni faranno parte della mia vita per sempre. È arrivato il momento di guardare indietro e di essere grato a tutte le persone che mi sono state accanto in questo viaggio”. Sotto il suo post messaggi d’affetto da tantissimi ex compagni, tra cui Nico Paz del Como. Il Real Madrid ha sempre fatto il massimo per aiutare il ragazzo anche a livello emotivo. Ora continuerà a sostenerlo economicamente per permettergli di recuperare del tutto dall’infezione che lo ha tormentato per oltre 2 anni.