Calcio Estero

Mancini, parla il figlio: “Dispiaciuto per l’esonero, credeva nel progetto Arabia”

Andrea Mancini ha aggiunto: “Che sia club o nazionale, cerca un nuovo progetto in cui poter credere”
Mancini
Roberto Mancini, commissario tecnico dell'Arabia Saudita (Getty Images)

Un addio roboante e a peso d’oro quello di Roberto Mancini dalla nazionale araba. Dopo una serie di risultati negativi, la federazione ha deciso di sollevare l’ex ct azzurro dall’incarico a tredici mesi da quella turbolenta estate che lo aveva portato in Arabia Saudita. Non vuole fermarsi Roberto Mancini, è pronto a una nuova avventura e a mettersi subito alle spalle la delusione araba. A confermarlo è stato Andrea Mancini, figlio di Roberto e collaboratore di Deco a Barcellona, in un’intervista a Radio Serie A: “È dispiaciuto per l’addio, quando ha deciso di andare in Arabia credeva nel progetto. Era convinto di poter fare un buon lavoro, sono state fatte cose positive oltre i risultati in un calcio che è ancora indietro e che ha bisogno di crescere”. 

Mancini, il futuro è da decidere: “È già pronto per un prossimo progetto”

Conoscendo il mondo del calcio lo stesso Mancini si sta già preparando per quello che sarà il prossimo progetto da vivere come confermato dal figlio Andrea: “Ha un’esperienza enorme, sa che queste sono cose che possono succedere e per questo è già pronto per vivere un prossimo progetto che può sentire suo. Farà sicuramente bene, è uno dei migliori allenatori degli ultimi 25 anni. Penso sia prematuro parlare ora di club o nazionale, la sua carriera però dimostra che è aperto a tutto. È stato in Arabia, in Russia, in Turchia e in Inghilterra, deve trovare solo un progetto che possa appagarlo e in cui credere”.