Diogo Jota ha parlato delle difficoltà mentali della sua ultima stagione rovinata dagli infortuni, con l’obiettivo di voltare pagina
A Philadelphia, la città che ha dato i natali a Rocky Balboa e ha ospitato la leggenda del pugilato Joe Frazier, Diogo Jota parla di knock-out. Ma non si tratta di quelli che hanno reso famosi l’iconico peso massimo e il pugile immaginario. No, l’attaccante portoghese si riferisce ai colpi subiti nella sua carriera con il Liverpool, un’avventura che, seppur non teatrale come una sceneggiatura dello “Stallone Italiano”, ha visto alti e bassi notevoli.
Il 27enne ha disputato 145 partite con la maglia dei Reds, segnando 56 gol. Ian Rush lo ha elogiato come “il finalizzatore più naturale” del club, paragonandolo persino a Kevin Keegan. Eppure, nonostante questi encomi, Jota non è ancora riuscito a sbocciare completamente ad Anfield, principalmente a causa degli infortuni che ne hanno condizionato ogni stagione.
Solo nell’ultimo anno, l’ex attaccante del Wolverhampton, arrivato nel 2020, ha saltato ben 30 partite. Il momento più difficile è stato il ritorno in aprile, dopo tre mesi di stop per un problema al ginocchio, per poi subire un altro infortunio che ha quasi posto fine alla sua stagione.
La promessa di Diogo Jota a Slot
Le sue assenze hanno inevitabilmente coinciso con i cali di forma del Liverpool, compromettendo un potenziale poker dei Reds: “È peggio – ha detto – quando la squadra non sta andando bene e non puoi aiutarla. Quando i risultati non sono buoni, la frustrazione è doppia perché pensi che avresti potuto fare la differenza“.
Ora Jota spera di poter finalmente lasciarsi alle spalle gli infortuni. Ha raggiunto il Liverpool negli Stati Uniti per prepararsi alla prossima stagione, pronto a dimostrare il suo valore. Con l’addio di Jurgen Klopp, però, c’è preoccupazione che il Liverpool possa subire un declino dopo nove anni di successi. E il portoghese sarà fondamentale per garantire che ciò non accada con la nuova gestione targata Arne Slot.
“A volte – ha spiegato – si dà per scontato che il Liverpool resti competitivo, ma storicamente sappiamo che non è sempre così. Le squadre possono salire o scendere a seconda delle opportunità di mercato e delle risorse economiche disponibili. Non è facile restare al top. Come squadra, con i giocatori che abbiamo, cerchiamo di mantenere un’unità che ci permetta di avere successo. Abbiamo vinto un trofeo l’anno scorso e vogliamo puntare a qualcosa di più in questa stagione“. Jota vuole rialzarsi dopo gli ultimi ko. Proprio come Rocky o Smokin’ Joe.