Folle finale di Copa del Rey. Koundé tiene vivo il sogno Triplete del Barça

È ancora vivo il sogno Triplete per il Barcellona, che vince il Clasico nella finale di Copa del Rey contro il Real Madrid tornando a trionfare nella coppa nazionale quattro anni dopo l’ultima volta. Per il Barça è il 32 trionfo in Copa del Rey, il primo titolo sotto la gestione Hansi Flick. Il Real Madrid ha l’enorme merito di ribaltare il vantaggio del Barça nella ripresa grazie all’ingresso di Mbappé, ma cede alla distanza sotto i colpi di Ferran Torres prima e Koundé nel supplementare. I blaugrana dominano il primo tempo, guidati dal talento straordinario di Lamine Yamal e Pedri, i due che orchestrano il vantaggio dei catalani. Recupero palla di Cubarsi sulla verticalizzazione di Bellingham, lancio al bacio di Pedri che trova in profondità Yamal. L’esterno classe 2007 dopo aver puntato Fran Garcia aspetta l’arrivo di Pedri, che chiude un triangolo lunghissimo con un destro a giro spettacolare che si infila all’incrocio dei pali. Il vantaggio lancia ulteriormente il Barcellona, il Real deve gestire le sfuriate dei blaugrana prima dell’arma segreta Kylian Mbappé, sganciato all’intervallo da Ancelotti.
Mbappé ribalta la Copa del Rey, Yamal e Ferran la portano ai supplementari
La ribalta “alla francese” il Real Madrid, trascinato da un Mbappé totalmente diverso rispetto a quello visto nella doppia sfida di Champions League contro l’Arsenal. L’ex PSG entra al posto di un deludente Rodrygo e spacca in due la partite, entra e si fa dare palla ogni volta cercando sempre di puntare la difesa del Barcellona. A 20 minuti dalla fine salta Inigo Martinez con uno scatto fulminante, obbliga De Jong a spendere un fallo al limite dell’area e sulla punizione successiva bacia il palo con un destro a giro che sorprende Szczesny e pareggia la partita. Il Barcellona accusa il colpo, la rete di Mbappé è benzina sul fuoco del Real Madrid che ci mette sette minuti a passare in vantaggio. Da Mbappé a Tchouameni, da un francese all’altro. L’ex Monaco svetta più in alto di tutti su calcio d’angolo e pareggia la partita. È finita? Sembrerebbe di si, il Barcellona è sulle gambe ma ha un gioiello chiamato Lamine Yamal. Assist illuminante di 40 metri per Ferran Torres, l’ex Valencia anticipa Courtois e deposita il 2-2 nella porta vuota. Si va ai supplementari? Sì, ma con il brivido. A un minuto dalla fine del recupero l’arbitro De Burgos Bengoetxea fischia un calcio di rigore per il Barcellona dopo che il Real ieri aveva richiesto la sua sostituzione. Il fischietto in conferenza stampa si era sfogato arrivando alle lacrime dopo le polemiche mosse dai canali social dei Blancos su sue decisioni passate. Raphinha finisce a terra dopo un’entrata di Raul Asensio, il VAR interviene segnalando la simulazione del brasiliano che viene ammonito.
Copa del Rey, la decide Koundé al supplementare. Sogno tripliete vivo per il Barça
Nei 30 minuti di supplementari servono due grandi diagonali di Valverde da una parte e Koundé dall’altra per negare il gol che può decidere questa finale. Dalla diagonale difensiva al diagonale col destro che decide la finale, tutto firmato Jules Koundé. Sanguinosa palla persa del Real Madrid, si addormenta Brahim Diaz su un passaggio semplice da leggere di Luka Modric. L’ex Milan si fa anticipare nettamente dal terzino francese, che arriva al limite dell’area e spara un destro perfetto all’angolino alla destra di Courtois che non può nulla. Dai francesi del Real Madrid all’unico francese del Barcellona che decide la Copa del Rey e tiene vivo il sogno Triplete del Barcellona. Nel finale espulso Rudiger dalla panchina per aver lanciato qualcosa verso De Burgos Bengoetxea prima del triplice fischio, che sancisce il 32esimo trionfo in Copa del Rey della storia del Barça.