NBA, Kidd non ci sta: “L’infortunio di Irving non è colpa mia”

Il grave infortunio rimediato al ginocchio sinistro da Kyrie Irving ha virtualmente chiuso la stagione dei Dallas Mavericks che, dopo la cessione di Luka Doncic in cambio di un Anthony Davis perennemente in infermeria, non hanno più il potenziale di competere per l’anello NBA dopo essere arrivati sorprendentemente in finale nel campionato 2023-2024.
Kidd prova a discolparsi
L’infermeria affollata dei texani, in corsa per un piazzamento nella top ten a Ovest, aveva portato negli ultimi incontri ad un eccessivo utilizzo di Irving, in campo per più di 39 minuti a partita nelle 10 sfide che hanno preceduto l’infortunio rimediato con i Sacramento Kings, tuttavia coach Jason Kidd respinge le accuse al mittente: “Si è trattato di un incidente fortuito, un solo gioco sfortunato. Noi vogliamo che le stelle della NBA giochino a basket: Kyrie è il nostro leader e stava tenendo un rendimento di altissimo livello, forse il migliore della sua carriera. Non credo a chi cospira e mette in relazione il suo eccessivo utilizzo con l’infortunio. Negli ultimi anni si diceva che i giocatori più forti riposassero troppo, ora che giocano troppi minuti”.
Irving stava viaggiando a 24.7 punti di media, 4.8 rimbalzi e 4.6 assist a partita con 50 incontri all’attivo e 36.1 minuti in campo.