NBA, Dallas batte Houston ma Davis va ko all’esordio. Per AD infortunio muscolare

Dall’entusiasmo al panico nel giro di pochi minuti. L’esordio di Anthony Davis in maglia Dallas Mavericks dopo la trade che ha scosso la NBA riassume perfettamente le analisi fatte in questi giorni. AD inizia dominando sui due lati del campo, segna i primi cinque tiri e in difesa chiude qualsiasi spazio per i Rockets. A questo aggiunge anche un assist al bacio per la schiacciata di Gafford, mandando in estasi il pubblico di Dallas. Dopo una partita mostruosa da 26 punti, 16 rimbalzi e sette assist in 31 minuti giocati, a fine terzo quarto il momento che ha fatto gelare il sangue a tutti i tifosi Mavs. Su una situazione di pick and roll di Houston, AD va a terra per un problema apparentemente muscolare nella zona inguinale della coscia destra. Dopo qualche secondo Davis di rialza e va subito nello spogliatoio, senza più rientrare in partita. Il timore dell’ennesimo infortunio che avrebbe frenato l’impatto di AD a Dallas si è verificato poco dopo più di 30 minuti di basket giocato. A Dallas poco importa il risultato finale, tutti gli occhi sono sulle condizioni di Davis.  

NBA, Dallas vince ma trema per Davis. Rockets in difficoltà  

Oltre all’esordio di Anthony Davis in maglia Mavs, in quel di Dallas c’è stata una partita. Il derby texano alla fine lo vincono Kyrie Irving e compagni, Houston continua la sua striscia negativa e arriva al sesto ko consecutivo. Sconfitta che fa così perdere il terzo posto ai Rockets, scavalcati dai Nuggets, mentre Dallas rimane in piena zona play-in NBA con un record di 27 vittorie e 25 sconfitte. Molto positivo l’esordio con i Mavericks anche per Max Christie, arrivato come elemento in più per far quadrare i conti nella trade Doncic-Davis ma che ha iniziato col botto. Per lui 23 punti, dieci dei quali nel solo quarto periodo, in 33 minuti di gioco uscendo dalla panchina. Partita negativa per Kyrie Irving e Klay Thompson, entrambi chiudono a 13 punti con pessime percentuali (27% per Irving, 43% per l’ex Warriors). A Houston invece non bastano i 30 punti di Alperen Sengun, i 24 di Jalen Green e i 20 punti di Amen Thompson, lasciati troppo soli dal resto dei compagni incapaci di andare in doppia cifra e contribuire significativamente in attacco.