NBA, Cleveland interrompe la striscia di sconfitte a Utah: Jazz ko 120-91

Bentornati Cleveland Cavs, protagonisti di cinque mesi di regular season NBA straordinari ma che erano reduci da una settimana disastrosa con quattro sconfitta consecutive. L’occasione si è presentata a Salt Lake City contro gli Utah Jazz ultimi nella Western Conference e reduci da una sola vittoria nelle ultime 14 partite. Cleveland dimostra di non essere al meglio già nel primo tempo, chiuso con una percentuale dal campo inferiore al 40% con appena sei punti di vantaggio all’intervallo lungo. Utah resta in partita grazie ai 17 punti e 16 rimbalzi della coppia Filipowski-Kessler sotto canestro nei primi due quarti, dove Cleveland va in enorme difficoltà nonostante la presenza di Jarrett Allen ed Evan Mobley. A tenere a galla nel primo tempo i Cavs ci pensa Donovan Mitchell, che segna 13 punti nei primi 24 minuti di gioco in quella che era casa sua. Cleveland che parte forte andando avanti in doppia cifra già nel primo quarto, volando a +12 dopo appena otto minuti di gioco. Utah rientra in partita e a metà secondo quarto trova il primo vantaggio grazie a un canestro di Collin Sexton, altro ex della partita. Con un parziale di 9-2 i Cavs chiudono avanti 51-45 il primo tempo.
NBA, Cleveland apre la ripresa con un 15-0 di parziale e vince la partita
La partita svolta a inizio ripresa, dove Cleveland si ricorda di essere una delle migliori squadre della NBA e con un parziale immediato di 15-0 vola sul +21 e mette in cassaforte il match. Fondamentale la difesa dei Cavs che per quasi sei minuti non concede neanche un punto a Utah, che chiude il terzo periodo con soli cinque canestri realizzati su 22 tentativi contro i 13 tiri realizzati da Mitchell e compagni in un parziale che si chiude 37-19 in favore di Cleveland. Alla sirena finale sono ben sei i giocatori dei Cavs in doppia cifra, con Jarrett Allen miglior marcatore a quota 18 punti con 8 su 11 dal campo ai quali si aggiunge la doppia doppia da 11 punti e 11 rimbalzi di Evan Mobley e i 16 di Donovan Mitchell. Nel quarto periodo è puro garbage time con i due allenatori che svuotano le panchine a partita ormai conclusa, con i giovanissimi Jazz che continuano la loro stagione sofferente in attesa di un’estate che può portare a una rivoluzione.