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LBA, Grazulis si presenta alla Virtus: “Sono come un coltellino svizzero”

Si è presentato oggi a stampa e città Grazulis, pronto a vivere la sua terza esperienza nel nostro campionato dopo Trieste e Trento

Dopo aver indossato le maglie di Trieste e Trento, Grazulis si prepara alla sua terza esperienza in Italia con la maglia della Virtus Bologna. E sotto le due torri, oltre a disputare la sua prima stagione in Eurolega, ritroverà anche Luca Banchi, suo coach con la Nazionale lettone e con cui, un anno fa ai Mondiali, si sono tolti assieme non poche soddisfazioni.

“Sono contento di essere qui e di poter finalmente iniziare ad allenarmi con la squadra dalla prossima settimana – ha dichiarato Grazulis, che si è presentato oggi a stampa e città -. Finora mi sono allenato da solo, ma non vedo l’ora di iniziare la stagione. Trento? L’anno scorso è stata una buona stagione, ma è finita con un infortunio, che fa parte del gioco. Non so cosa aspettarmi da questa stagione, non penso al futuro ma lavoro giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento. Poi vedremo alla fine dove arriveremo. Il mio idolo? Printezis. Colpito dalla sua energia e dalla forza che metteva in partita. E poi è una leggenda”.

Su Luca Banchi e su quanto ha inciso nella scelta della Virtus, il lettone si è espresso così. “Lo conosco dalla Nazionale, conosco il suo sistema, ed è stato importante nella scelta. Ma per ora non abbiamo parlato di ruoli o altro, perché non mi sono ancora allenato con la squadra. La cosa principale fino ad ora era tornare in salute. L’Eurolega? Negli scorsi 5 anni ho lavorato per arrivarci, era un mio obiettivo. La cosa più importante è giocare, fare il meglio che posso. E sperare di vedere i tifosi felici. Ogni anno ho giocato in maniera diversa, a seconda di cosa mi ha chiesto il coach e delle caratteristiche dei compagni. Conoscendo il coach, ho un’idea di cosa può chiedermi. Posso dire di essere un tiratore, apro gli spazi, anche se non sono di certo il miglior tiratore della squadra. Sono un coltellino svizzero, so fare tante cose”.