Mentre si regata per la finale dell’America’s Cup, con un primo e netto 2-0 per New Zealand su Ineos Britannia, a Barcellona va in scena anche la finale della prima, storica edizione della Women’s America’s Cup. Tra un appuntamento e gli altri con i due team maschili, infatti, nelle acque della città catalana sono stati impegnati i due team femminili arrivati in finale. E, questa volta, c’è anche tanta Italia all’appuntamento decisivo.

Trionfo storico

Iniziato con il secondo posto nei sei round Robin di qualificazione, il percorso ha visto Luna Rossa piazzarsi poi in semifinale al primo posto in ex aequo con le britanniche di Athena Pathway e dannati a spagnole, svedesi, neozelandesi e olandesi. Quindi la finale, propio contro le inglesi, e un successo che fa la storia. 

Il team: cosa cambia con il maschile

Ad aggiudicarsi un trionfo storico nella prima edizione della Women’s America’s Cup sono state Giulia Conti, Margherita Porro, Giulia Fava e Maria Giubilei. Perfette sull’AC40 di Luna Rossa, il fratellino minore dell’AC75 usato dagli uomini fino a poche settimane fa. Imbarcazione diversa, senza i cyclor sostituito da batterie, ma un controllo del volo affidato alle informazioni delle veliste immesse poi in un software per l’AI. 

Bis Luna Rossa

Luna Rossa porta a casa così, dopo la delusione del maschile, un bis importante: non solo la Women’s America’s Cup, ma anche la Youth America’s Cup in bacheca. Grande gioia dopo l’affermazione, con tanto di dedica a Max Sirena, skipper di tutte le Lune.