Altri Sport

European Darts Championship 2024: i grandi campioni in Germania

In programma da giovedì 24 a domenica 27 ottobre a Dortmund, i Campionati Europei di freccette promettono scintille
Luke Humphries
Luke Humphries (Getty Images)

I migliori 32 giocatori (dopo 13 eventi ET) dell’European Tour Order of Merit (dopo 13 eventi ET) si daranno battaglia da giovedì 24 a domenica 27 ottobre a Dortmund per la conquista del diciassettesimo titolo europeo.

Il campione in carica è lo scozzese Peter Wright, che l’anno scorso ha bissato il trionfo del 2020.
Il record di successi (quattro) appartiene all’inglese Phil Taylor, che molti ritengono il darter più forte della storia e si è aggiudicato le prime quattro edizioni (2008-2011), e all’olandese Michael van Gerwen, che tra il 2014 e il 2017 ha calato un poker e quest’anno punta al quinto trionfo.

I primi otto dell’European Tour Order of Merit

1 Martin Schindler (Germania)
2 Luke Humphries (Inghilterra)
3 Luke Littler (Inghilterra)
4 Dave Chisnall (Inghilterra)
5 Michael van Gerwen (Paesi Bassi)
6 Josh Rock (Irlanda del Nord)
7 Rob Cross (Inghilterra)
8 Ryan Searle (Inghilterra)

Formula

Il tabellone è di tipo tennistico con eliminazione diretta.
Giovedì e venerdì si disputano i sedicesimi di finale.

Sedicesimi di finale più attesi

La sfida tra l’olandese Michael van Gerwen, che insegue il quinto titolo europeo, e il tedesco Gabriel Clemens.

Il derby inglese tra Dave Chisnall, che è il numero 4 del tabellone, e Michael Smith, numero due del mondo.

Il duello tra il numero uno del tabellone, il tedesco Martin Schindler, e il forte olandese Dirk van Duijvenbode.


Il match tra l’inglese Stephen Bunting, vincitore dell’ultimo Masters, e lo scozzese Gary Anderson, due volte campione del mondo.

La super sfida inglese tra Luke Humphries, numero 1 del mondo, e Nathan Aspinall, che nel 2023 ha vinto il World Matchplay.

Lo scontro generazionale tra gli inglesi Luke Littler, che in gennaio compirà 18 anni, e Andrew Gilding, cinquantatreenne che nel 2023 è diventato il vincitore meno giovane nella storia dell’UK Open.

Gli italiani? Assenti, come da tradizione purtroppo.