Sei Nazioni, Italia travolta dalla Francia all’Olimpico: 24-73

Con 11 mete a 3, la Francia piega l’Italia nella terza sfida del Sei Nazioni 2025. A Roma finisce 73-24 per i Blues, al termine di una sfida giocata a viso aperto, ma che alla fine non fa altro che esaltare l’impressionante talento offensivo della squadra di Fabien Galthie.
Dopo 3 giornate, in testa alla classifica c’è l’Irlanda con 14 punti, seguita da Francia (11), Inghilterra (10), Scozia (6), Italia (4) e Galles (1). Il Sei Nazioni ora si prende una sosta (seconda e ultima settimana di pausa) per riprendere nel weekend dell’8-9 marzo con Irlanda-Francia, Scozia-Galles e Inghilterra-Italia.
Lamaro: “Pagato caro ogni singolo errore”
“Hanno sfruttato ogni errore che abbiamo commesso, oggi si sono presi tutto – ha detto a fine gara il capitano degli azzurri Michele Lamaro -. Che ci serva da lezione per le prossime partite, perché anche con l’Inghilterra sarà una battaglia incredibile. Ora dobbiamo analizzare la gara e capire cosa non è andato per migliorare. E’ una sconfitta difficile da digerire – conclude -, abbiamo una settimana per farlo e poi un’altra per preparare la sfida con l’Inghilterra. Il torneo, però, non è ancora finito, abbiamo due gare importanti ancora. Oggi questa sconfitta ci fa tornare con i piedi per terra, forse anche un po’ sotto”.
Il ct Quesada: “Affrontato un grandissimo avversario”
“Abbiamo giocato contro una grandissima Francia, che ha meritato la vittoria – ha commentato il ct dell’Italrugby nel post-partita -. Non siamo stati male con il possesso e abbiamo potuto creare alcune situazioni positive facendo qualche meta, ma abbiamo sofferto troppo in difesa e nei punti di incontro. Era difficile avere delle ruck pulite e fare il nostro gioco, in difesa poi è stato complicato rallentare il pallone e metterli sotto pressione“.
“Sono deluso per alcune mete che abbiamo concesso troppo facilmente – conclude, esaltando il gruppo dei Blues -. Sappiamo che il rugby francese è davanti al rugby italiano, nulla di nuovo, ma il punteggio è duro e poteva essere meno pesante. Quando giocano come oggi, non c’è nessuna squadra al mondo in grado di batterli“.