Rigoberto Urán: dal ciclismo al calcio?
A inizio stagione Rigoberto Urán aveva annunciato che quella che si sta per concludere sarebbe stata la sua ultima annata come ciclista professionista.
Tuttavia non è detto la vita da atleta del colombiano, che recentemente è diventato un volto noto anche nel cinema grazie alla soap-opera “Rigo” (che racconta la sua vita ed stata nominata agli Emmy Awards), sia finita.
In un’intervista rilasciata al giornale El Colombiano, il campione di Urroa ha rivelato quello che è il suo grande sogno nel cassetto: “Mi dedicherò al calcio a livello professionistico. È un sogno che ho da sempre e voglio provare a vedere che cosa succederà. So che non è una cosa che accade spesso, ma non ho nulla da perdere e a me piace provare cose nuove”.
Urán è tornato anche sul famoso Giro d’Italia del 2014, quello che gli fu soffiato dal connazionale Nairo Quintana anche a causa di un attacco in discesa del corridore della Movistar quando la corsa sembrava sospesa a causa delle avverse condizioni meteo.
“Io credo che tutti debbano sfruttare le occasioni. Io ho molta fiducia e credo che tutti si comportino come faccio io. Ma la verità è che quando stai gareggiando non puoi avere questa fiducia. Non puoi essere sicuro di nulla finché non tagli il traguardo. Io non incolpo Nairo perché la corsa è corsa. In quel Giro ci fu un errore organizzativo. Lui ha colto il massimo da quella occasione e per lui è andata molto bene. Ecco perché non ho problemi a parlarne. Se non si rimane sempre in allerta, si perde”.