Ciclismo

Picnic PostNL: Fabio Jakobsen a caccia di riscatto

Reduce da un 2024 deludente, il velocista olandese vuole tornare ai livelli raggiunti con la Soudal Quick-Step
Fabio Jakobsen
Fabio Jakobsen (Getty Images)

Per Fabio Jakobsen il 2024 è stato un anno deludente. Alla prima stagione con la maglia del Team dsm-firmenich PostNL (che dall’anno prossimo si chiamerà Picnic PostNL), il velocista olandese ha vinto solo una tappa al Giro di Turchia.
A conferma delle difficoltà incontrate da Jacobsen c’è un altro dato: tra Giro d’Italia e Tour de France ha raccolto solo un quinto posto a Saint Vulbas.

Ecco quanto dichiarato da Jakobsen a Wielerflits riguardo alla scorsa stagione.

Anno così così

“Guardo a quest’anno in modo piuttosto neutrale. Non è stato un anno drammatico, ma nemmeno eccezionale. Nuova squadra, materiale diverso, nuove persone, nuovi compagni di squadra”.

Ultimi metri

“In passato potevo imprimere un’accelerazione durante lo sprint. Quest’anno non è stato possibile. Negli ultimi 100-150 metri non avevo nulla in più. Non è mai colpa di una cosa o di qualcun altro. È colpa mia e devo migliorare. In tutti gli ambiti ci deve essere un passo in più: allenamento, collaborazione con i compagni di squadra, materiale e tattica. Bisogna continuare a migliorare”.

Concorrenza spietata

“Nel ciclismo attuale se si sta fermi gli altri inevitabilmente ti superano. In termini di attrezzatura, alimentazione e allenamento, le cose devono sempre migliorare. Se non si riesce a migliorare, si rimane indietro. Credo che questo sia stato in parte il mio caso. E forse in parte questo discorso vale anche per la squadra. Lo si nota con le altre formazioni del WorldTour che stanno improvvisamente recuperando terreno. Bisogna tenere il passo del gruppo. Il livello generale sta crescendo. Anche la squadra se ne è resa conto. Tuttavia, non dimentichiamo che l’anno scorso abbiamo ottenuto il maggior numero di vittorie in un anno dal 2014”.