Milano-Sanremo 2025: le pagelle della Classicissima

Gli ultimi 24700 metri della Milano-Sanremo 2025 sono stati a dir poco favolosi.
I promossi
Mathieu van der Poel (Paesi Bassi – Alpecin Deceuninck): 10 e lode non basta
Risponde alle rasoiate di Pogačar come noi rispondiamo al telefono quando ce l’abbiamo vicino.
Alla fine del Poggio piazza un piccolo attacco quasi a voler dire: “Tadej non sono stanco, sai?”
In via Roma conferma che solo i velocisti puri (tipo un Milan o un Merlier) possono batterlo allo sprint e bissa il trionfo del 2023.
Filippo Ganna (Italia – INEOS Grenadiers) 10 e lode
Se Mathieu van der Poel avesse fatto solo ciclocross, avrebbe due Milano-Sanremo in bacheca.
Come nel 2023, solo il neerlandese taglia il traguardo di Sanremo prima di lui. Potrà raccontare ai nipoti di aver lottato alla pari con due campioni che sommano (ma il numero è destinato a salire tantissimo) 14 Monumento equamente suddivise.
Tadej Pogačar (Slovenia – UAE team Emirates – XRG): 10
Attacca sulla Cipressa e lascia tutti meno due sul posto. Riattacca sul Poggio e ne stacca un altro che però rientra nel finale, gli soffia la piazza d’onore e gli stoppa la progressione nella Classicissima: quinto (2022), quarto (2023), terzo (2024) e un’altra volta terzo (2025).
Per uno come lui salire sul podio senza occupare il gradino più alto è una sconfitta ma anche oggi ci ha regalato uno spettacolo fantasmagorico.
Michael Matthews (Australia – Jayco-AlUla): 9
L’australiano chiude quarto, centra il sesto piazzamento tra i primo 10 alla Milano-Sanremo (dove è salito tre volte sul podio) e vince la Classicissima degli umani.
Kaden Groves (Australia – Alpecin-Deceuninck): 8.5
Alla prima Monumento della carriera si piazza quinto in una gara vinta da un compagno di squadra: complimenti.
La nota semi stonata? Per colpa di Matthews non è il migliore degli australiani.
Matteo Trentin (Italia-Tudor): 8
All’undicesima presenza alla Milano-Sanremo coglie un nono posto più che dignitoso che rappresenta il suo miglior risultato nella Classica di Primavera.
Da applausi per il coraggioso tentativo (fallito) di riportarsi sull’incredibile terzetto al comando lungo la discesa della Cipressa.
Olav Kooij (Paesi Bassi – Team Visma | Lease a Bike)
Il migliore dei calabroni chiude ottavo e lascia intendere che in futuro potrebbe arrivare in via Roma con i primi; in quel caso anche per uno come Van der Poel superarlo risulterebbe complicato.
Martin Marcellusi (Italia – Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè): 7
All’attacco per 256 km, è l’ultimo ad arrendersi dei fuggitivi di giornata: bravo!
Silvan Dillier (Svizzera – Alpecin-Deceuninck): 7
Il migliore tra i gregari (vecchia maniera) di Van der Poel.
Magnus Cort (Danimarca – Uno-X Mobility): 7
Si piazza sesto e vince di un soffio il derby danese con il più quotato Mads Pedersen.
Mads Pedersen (Mad Pedersen-Lidl-Trek): 6
Veniva da una Parigi-Nizza scintillante e invece passa dal quarto posto del 2024 al settimo di oggi.
Fred Wright (Gran Bretagna – Bahrain Victorious): 6
Il campione nazionale britannico centra la top ten in una Milano-Sanremo che passerà alla storia.
I bocciati
Matej Mohorič (Bahrain-Victorious): 5.5
Vincitore nel 2022 e quasi sempre protagonista tra Lombardia e Liguria, oggi arriva dopo 99 colleghi ma probabilmente paga la condizione non perfetta.
Jonathan Milan (Lidl-Trek): 5.5
Il voto è basso ma non per colpa sua; per colpa dei tanti che lo consideravano, dimenticando che nella Classicissima ogni tanto la strada sale, tra i favoritissimi.
Tom Pidcock (Gran Bretagna – Q36.5): 5
Tra i più attesi della vigilia, si stacca sulla Cipressa e chiude quarantesimo.
Caso a parte
Jasper Philipsen (Belgio – Alpecin-Deceuninck): senza voto perché siamo buoni
Il campione uscente non poteva fare di più perché mercoledì è caduto alla Nokere Koerse.
La domanda però ce la facciamo: ma perché disputare una gara minore a pochi giorni da una Monumento in cui si è tra i favoriti?