Ciclismo

Jonas Vingegaard: perché ha detto no al Giro

Il campione danese ha spiegato i motivi della rinuncia alla Corsa Rosa
Jonas Vingegaard
Jonas Vingegaard (Getty Images)

Ci abbiamo sperato a lungo. Pensavamo che Jonas Vingegaard avrebbe deciso di correre il Giro d’Italia per sfruttare l’assenza di Tadej Pogačar e aggiungere un alloro prestigioso a un palmarès ricco ma oggettivamente monotono.
Invece no: il danese ha rinviato (ammesso che non voglia rinunciarvi per sempre) il debutto nella Corsa Rosa e il duello Pogačar-Vingegaard lo vedremo in Italia solo perché la Vuelta partirà dal Piemonte.

Dato che gli assenti hanno sempre torto, i motivi che hanno spinto Vingegaard a rinunciare al Giro d’Italia ci interessano relativamente.
Tuttavia, visto che che il classe 1996 si è degnato di spiegare le ragioni del gran rifiuto (Dante ci perdonerà), ci tocca l’onere di raccontarvelo.

Le parole di Jonas Vingegaard ai microfoni di Eurosport

“Abbiamo parlato di cosa volevamo fare e all’inizio stavamo pensando al Giro. Poi ci siamo detti che volevamo provare ad arrivare al Tour de France nella miglior condizione possibile. Quello sarà il nostro principale obiettivo e poi vedremo. A essere onesti due anni fa mi è piaciuto molto quando ho fatto sia il Tour che la Vuelta nello stesso anno, e anche questo è uno dei motivi”.

La nostra opinione

Con questa dichiarazione Vingegaard ha ribadito che il Tour de France è più importante del Giro d’Italia (e questo ci può stare).

Ma ha anche fatto intendere che gli piace più la Vuelta della Corsa Rosa: de gustibus, caro Jonas, ma se vuoi essere ricordato per sempre, la doppietta (anche in anni diversi) che dovresti fare è quella Giro-Tour e su questo non si discute.