Evenepoel l’ha presa bene: “sono arrivato comunque davanti a tutti gli altri”
Secondo dietro Pogačar o primo degli “umani”: Remco Evenepoel nell’edizione numero 118 de Il Lombardia ha fatto in pieno il proprio dovere.
Non ci sorprende, quindi, che il campione belga, che nel 2020 sulle stesse strade era stato protagonista di una spaventosa caduta, abbia commentato con soddisfazione la sua ultima Monumento del 2024.
“Sono felice, è successo esattamente quello che avevo previsto stamattina. Tadej ha attaccato a circa 6-7 chilometri dalla vetta della Colma di Sormano, nel punto più duro della salita. Io ho provato a trovare il mio ritmo, che comunque era ottimo. Ho scollinato con un piccolo margine su Enric Mas e Lennert Van Eetvelt e ho spinto in discesa, riuscendo a guadagnare un buon margine su di loro, e da quel momento è diventata una lunga cronometro verso il traguardo”.
“Se arrivi secondo con un grande distacco dal vincitore, ma arrivi anche con un grande vantaggio sul terzo vuol dire che non è stato commesso nessun errore. Tadej è stato ancora una volta eccezionale e sono arrivato comunque davanti a tutti gli altri. Questo risultato alla fine è stato un po’ in linea con quanto abbiamo visto al Tour. Quindi sono contento di come sia andata”.
Ovviamente, il campione del mondo della cronometro non ha intenzione di alzare bandiera bianca per il futuro.
“Devo solo accettare questo risultato e quello che accade adesso. Ora è importante lavorare duramente per tutto l’inverno e cercare di colmare il divario che c’è con Tadej. Se c’è qualcuno che ha la possibilità di farlo, quello sono io. Devo solo mantenere la fiducia in me stesso e nella squadra”.
Evenepoel è tornato anche sulla caduta del 2020.
“Sono felice di essere sul podio oggi, è un po’ come una vittoria personale. Non avevo bei ricordi dell’ultima volta che ho corso il Lombardia sul percorso da Bergamo a Como, nel 2020, ma ora essere migliore degli altri mi rende davvero orgoglioso».