Ben O’Connor: quando l’argento somiglia all’oro
Si dice che la medaglia di bronzo dia più soddisfazione di quella d’argento perché la gioia di chi arriva secondo in una grande competizione sarebbe sporcata dal rammarico per la vittoria mancata, magari di poco.
Si tratta di una tesi logica ma, ovviamente, non sempre applicabile.
Il vicecampione del mondo Ben O’Connor, per esempio, domenica a Zurigo ci è parso molto più felice del terzo classificato, l’olandese Mathieu van der Poel.
Ecco come ha espresso il proprio entusiasmo l’australiano dopo la gara iridata.
«Posso dire di essere in ottima compagnia. Come gli altri atleti su questo podio, anche io ho fatto una buona stagione e sono davvero, davvero orgoglioso di me stesso. Non mi aspettavo di ottenere questo risultato».
«Posso dire di essere un uomo veramente molto felice. Non ho vinto io oggi, il vincitore è Pogačar, a lui tutti gli onori. Ma per quel che mi riguarda è stato un risultato eccezionale in una gara di un giorno. Non ho mai fatto molto nelle gare di questo tipo, quindi ottenere un secondo posto qui ai Campionati del mondo, la corsa più importante di tutte, è una sensazione dolce, veramente straordinaria»
Quella di Ben O’Connor è la nona medaglia australiana, la quinta d’argento, in un Mondiale.
L’unico titolo iridato rimane quello conquistato proprio in Svizzera da Cadel Evans nel 2009.