Ben Healy: il “fuggitivo” vuole battere Pogačar ed Evenepoel
Se vi chiedessero di indicare tre ciclisti con una spiccata propensione ad attaccare, vi suggeriremmo di non scordare il nome del giovane irlandese Ben Healy. Tanto per dare un’idea: nell’ultimo Toure France il portacolori della EF Education-EasyPost è andato all’arrembaggio in cinque occasioni.
In una lunga intervista a Cycling News, Ben Healy ha descritto la stagione appena conclusa e ha indicato i suoi propositi per il futuro.
La fama di fuggitivo
“Credo che questo metta una sorta di bersaglio sulla mia schiena ma non credo che cambi troppo il mio approccio. Continuo ad andare in strada e a correre con la mia bicicletta”.
Le Ardenne
“Le mie Ardenne non sono state ovviamente all’altezza dell’anno scorso, ma dato il tipo di corridore che sono, metto tutto in gioco e i risultati si ottengono o non si ottengono. Le mie prestazioni sono state le stesse, se non migliori di quelle dell’anno scorso, ma i risultati non si vedono, il che è frustrante. Non è stata una stagione terribile, ma è mancato quel premio in cui speravo”
Il Tour de France
“Credo di aver avuto dei giorni in cui avrei potuto vincere un paio di tappe se fosse andata in un altro modo e sono davvero orgoglioso di questo. Anche in questo caso le prestazioni c’erano, ma non il risultato. Le battaglie per entrare in fuga sono state davvero pazzesche, come in nessun’altra corsa. Tutti volevano essere lì e tutti lottavano fino alla fine. È davvero difficile vincere, bisogna mantenere la calma e cercare di correre in modo intelligente, cosa che a volte non è il mio punto forte. Dal punto di vista tattico stavo facendo qualcosa ogni giorno e ho pagato per questo nella terza settimana. Forse possiamo essere un po’ più tattici nel scegliere le tappe come ha fatto la UAE nelle prime due settimane. È una cosa a cui dobbiamo pensare anche per il futuro.
Il 2025
“Voglio davvero ripetere l’esperienza di quest’anno e sperare di ottenere risultati migliori, di prendere ciò che ho imparato da quest’anno e applicarlo all’anno prossimo. In fin dei conti è solo il mio terzo anno da professionista e penso che ad ogni gara, ad ogni stagione, imparo molto di più e per questo sto diventando un corridore migliore”.
I grandi rivali
“È sicuramente frustrante. Ma non si può essere arrabbiati con qualcuno perché è migliore. È quello che è. Voglio dire, sono talenti generazionali, no? Questo è il livello del ciclismo in questo momento, e se vuoi vincere delle gare, devi battere Pogačar e Evenepoel“.
Più Healy
La nostra opinione? Ci fossero più corridori con lo spirto battagliero di Ben Healy, probabilmente i big faticherebbero un po’ di più.